Si può avere una nuova vita calcistica a 37 anni – 38 tra qualche mese? In linea di massima no, ma se vi chiamate Klaas-Jan Huntelaar potreste avere un’occasione: The Hunter potrebbe tornare come un deus ex machina al suo Schalke 04.
Oggi è un giorno speciale per il calcio olandese: quando si gioca il Klassieker, l’Eredivisie si ferma. La sfida tra Ajax e Feyenoord è la partita per antonomasia nei Paesi Bassi e il capitolo numero 154 della saga (nei precedenti, 74 vittorie per l’Ajax contro le 39 del Feyenoord) potrebbe avere una valenza ancora più determinante.
La gara odierna contro i rivali di Rotterdam, infatti, potrebbe essere l’ultima con i Lancieri per Klaas-Jan Huntelaar. Secondo quanto riportato da Bild Sport, dovrebbe essere in dirittura d’arrivo il suo ritorno allo Schalke 04.
Huntelaar è ancora decisivo
Nessuna retorica di fondo: il centravanti numero 9 – unico olandese nella storia ad aver siglato più di 400 gol in carriera – non vuole smettere di segnare, nonostante le 38 candeline che troverà sulla torta di compleanno il 12 agosto prossimo. Lo ha dimostrato pochi giorni fa, nell’1-3 della squadra di ten Hag contro il Twente.
Bloccati sull’1-1 dopo il primo gol in maglia Ajax del neoarrivato Sébastien Haller ed il pareggio dello spagnolo Pleguezuelo, The Hunter è subentrato a pochi secondi dal 90′, firmando una doppietta. Prima con un sinistro ravvicinato da vero opportunista, e poi, con un bell’inserimento e conseguente pallonetto davanti ad un inerme Drommel.
2 – Klaas Jan Huntelaar is the first player in Eredivisie history to score two goals after coming on in the 89th minute. Flash. pic.twitter.com/44h7Eh0Fd0
— OptaJohan (@OptaJohan) January 14, 2021
La classica olandese più importante della stagione, dunque, potrebbe far calare il sipario per l’attaccante olandese con la maglia di quell’Ajax con cui si era presentato al mondo nel gennaio 2006.
Assegnargli la 9 che era stata di un certo Marco Van Basten, alla fine, è stata una scelta che ha ripagato.
Attualmente è il terzo marcatore della squadra, con 7 reti – Tadic comanda con 13, a seguire Traoré ed Antony ad 8 -, ma il suo apporto va ben oltre i gol.
Cosa perde l’Ajax e cosa guadagna lo Schalke?
Indubbiamente, l’esperienza dell’ex Milan e Real Madrid è valsa più di qualche contributo a gara in corso durante la sua seconda parentesi ai Lancieri. In un gruppo ricco di giovani speranze e talenti da svezzare – tra i vari Lassina Traoré, Antony e Mohammed Kudus -, Huntelaar è stato una vera e propria mosca bianca, una chioccia con svariati anni alle spalle da cui apprendere i segreti in fase di finalizzazione.
Inoltre, al momento del rientro a casa nel giugno 2017 del nativo di Drempt, le intenzioni non erano quelle di svernare adagiandosi sugli allori. Huntelaar ha dimostrato la sua incisività, inanellando una serie di stagioni più che positive sotto la gestione di ten Hag; in particolare, la più proficua è stata la 2018/2019 – quella della semifinale in Champions League -, con 23 reti e 7 assist in 43 partite complessive.
Se l’Ajax perde un elemento chiave nelle gerarchie dello spogliatoio, lo Schalke 04 ritrova una figura fondamentale in termini – come anticipato – d’esperienza. La situazione della squadra di Gelsenkirchen rasenta l’angosciante (7 punti con 10 sconfitte in campionato), ma i termini per una ripresa nella corsa alla salvezza ci sono ancora tutti. Inoltre, i tifosi tedeschi non dimenticano il suo rendimento nei 7 anni in Bundesliga: 126 reti e 35 assist in 240 gare.
Conteranno i fatti, ma anche le parole hanno la loro valenza in situazioni simili. Quelle di Huntelaar poco dopo la doppietta al Twente sono emblematiche: “Lo Schalke 04 mi ha informato del suo interesse ed io ne ho già parlato con l’Ajax. È una scelta difficile per me, perché Ajax e Schalke sono le squadre che amo di più. Sono in difficoltà ed hanno bisogno di me“. Dichiarazioni da leader, da cacciatore: Huntelaar è pronto ad una nuova, l’ennesima, sfida.
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