Jens Petter Hauge: fino a giovedì scorso il suo nome diceva molto a pochi, mentre oggi, complice lo splendido goal messo a segno a San Siro e l’amicizia con Haaland, il suo nome ha fatto il giro del mondo. Un giro del mondo che si è fermato a Milanello, o a Casa Milan che dir si voglia, rendendolo la priorità del nuovo Milan di Elliott e Maldini.
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Jens Petter Hauge: caratteristiche tecniche
Un vero diavolo della trequarti: questa è la sensazione che si ha quando si vede giocare Hauge. Classe ’99, il connazionale del ben più famoso Haaland ha messo a segno 14 goal in 17 partite, condendo il tutto con ben 9 assist. Destro che gioca a piede invertito, Hauge è alto un metro e ottantaquattro e associa potenza fisica a una velocità incredibile.
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Dotato di un dribbling fulmineo e di un utilizzo dello spazio lontano da ciò che si potrebbe aspettare da un ventunenne che ha passato la propria vita calcistica in un campionato minore come quello norvegese, Hauge sembra essere pronto per vestire la maglia rossonera.
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Uomini del nord
Dopo aver rifondato il Milan su Zlatan Ibrahimovic, è ora il momento di pensare al futuro in casa rossonera: Hauge rappresenterebbe un alternativa perfetta per tutti e tre i titolari sulla tre quarti alle spalle dello svedese, portando freschezza e quell’argento vivo che ha caratterizzato la sua partita a San Siro.
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Arrivato dall’Aalesund nel 2018, Hauge ha oggi un contratto con il Bödo/Glimt fino al giugno 2021. Un’estensione che lo rende appetibile sul mercato nonostante questo exploit abbia accentrato le attenzioni di grandi club europei e italiani su di lui. Il costo, circa 4 milioni di euro, è accessibile per i rossoneri, che penserebbero a lui senza dover per forza cedere un elemento della rosa.
Hauge e la Norvegia
Autore di 9 goal in 29 gare lo scorso anno, Hauge ha avuto un’evoluzione nell’anno in corso che lo ha portato a diventare titolare fisso del Bödo/Glimt nonché fattore decisivo per il primato in classifica della sua squadra. Quattordici goal e nove assist quest’anno in sole diciassette gare, a cui vanno sommati i tre goal e due assist nelle tre gare di qualificazione all’Europa League disputate fino a giovedì.
Un talento cristallino, che al fianco di Haaland, Odegaard e King sta facendo le fortune della nuova Norvegia: per lui, tutta la trafila delle giovanili nazionali dall’under 15 alluder 21, con la quale ha segnato un goal in quattro presenze. Ora, a seguito dell’esplosione internazionale garantita dal missile di San Siro, si apriranno le porte della nazionale maggiore, pronta ad accogliere l’ennesimo talento di questa nuova generazione.
Hauge-Milan: la trattativa
Quattro milioni offerti, sei richiesti e una frase, pronunciata nel dopo partita, al sapore di possibilità:
“Il Milan è una grande squadra, una possibilità da considerare se arrivasse.”
Frase a cui ha fatto eco Pioli, sottolineando come il ragazzo piaccia al Milan anche più di quanto si voglia ammettere:
“Sono molto impressionato dal suo talento, è un giocatore sicuramente di alto livello internazionale ed europeo.”
Un nuovo colpo per Maldini, che aggiungerebbe l’ennesimo gioiello a una gestione nuovamente con una direzione.
Hauge-Kutuzov: è già successo
Chi si ricorda di Vital Kutuzov? Si, l’attaccante bielorusso ex portiere dei Diavoli rossoneri di Sesto San Giovanni (Hockey su ghiaccio). Proprio come Hauge venne notato nel corso di un preliminare di Europa League (allora Coppa Uefa) dal Milan, che lo acquistò subito dopo. Era l’estate del 2001/2002 e la stagione successiva, a causa della forte concorrenza in attacco, limitò le presenze del nuovo acquisto a due solamente.
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Una girandola di prestiti e di viaggi, fino all’approdo al Bari e alla fine della carriera da calciatore portarono Kutuzov a girare l’Italia: destino che si aspetta diverso per Hauge, puntato dal Milan all’interno di un progetto di crescita che vedrà il talento norvegese inserito in un contesto nuovo, la cui stella polare Zlatan Ibrahimovic penserà a come svezzarlo anche in Serie A.