L’arrivo di Haaland al Manchester City comporterà probabilmente un cambiamento nel gioco di Guardiola, che non è mai stato molto avvezzo ai centravanti classici.
L’accordo è stato raggiunto: Erling Haaland, nella prossima stagione, sarà un giocatore del Manchester City. I colpi astronomici dei Citizens – 75 milioni al Dortmund, il prezzo della clausola rescissoria, per il norvegese – ormai non stupiscono più, ma ciò che dovrebbe sorprendere è la scelta del tipo di giocatore: un centravanti vero e proprio per il calcio di Guardiola.
In tutta la sua carriera, iniziata al Barcellona nel 2008, il tecnico catalano ha sempre dimostrato di non avere un grande feeling con le prime punte classiche, al punto che una delle sue frasi più famose è quella secondo cui “il nostro centravanti è lo spazio”. Ora, dopo aver già in passato modificato il suo gioco, l’arrivo del talento norvegese potrebbe essere uno step ulteriore nell’evoluzione di cià che un tempo era noto come tiki-taka.
Haaland: anche a Guardiola serve un centravanti
“Non puoi sempre giocare senza un centravanti di peso” gli rinfacciava Capello dopo l’eliminazione della scorsa settimana contro il Real Madrid di Benzema. Ma in generale l’accusa di voler ostinatamente giocare senza una prima punta vera e propria rincorre Guardiola fin dagli inizi della sua carriera, e ha finito per accentuarsi in questi anni al Manchester City, in cui ha sempre fallito l’assalto alla Champions League nonostante le imponenti spese della società.
Probabilmente è eccessivo ridurre tutti questi fallimenti all’assenza di un centravanti – durante il suo periodo al Bayern Monaco, con Robert Lewandowski in rosa, i risultati non furono tanto diversi – ma è ovvio che da qualche tempo il catalano stava pensando a qualche cambiamento su questo fronte. Già nella scorsa estate, il City era stato vicino a Harry Kane, e la trattativa per Haaland era in piedi da tempo, per cui il suo acquisto è indipendente dall’esclusione dalla finale di Champions.
In questi anni, lasciando Barcellona, Guardiola ha evoluto il proprio gioco alla ricerca di una maggiore verticalità, e l’aggiunta di un centravanti di peso a questi ingranaggi potrebbe essere un ulteriore tassello nel processo di crescita del City. Da questo punto di vista, Haaland sembra la scelta migliore possibile: più giovane di Kane, non è solo un attaccante che occupa lo spazio, ma che sa anche spostarlo.
Non solo un finalizzatore, che andrebbe ad accentrare esageratamente il gioco di una squadra dalla vocazione corale. In entrambe le ultime stagioni, il norvegese ha sempre servito 8 assist per i compagni in campionato, dimostrandosi un giocatore in grado di creare spazi per i compagni in attacco. Caratteristiche che lo rendono ideale per inserirsi nel gioco del City, ma che, allo stesso tempo, lo rendono qualcosa che Guardiola non ha mai avuto da quando è in Inghilterra, se non forse un poco con Aguero.
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