La grande prestazione in Portogallo-Germania ha rilanciato la figura di Robin Gosens: quando vale l’esterno atalantino?
La fase a gruppi degli Europei 2021 ci ha permesso di ammirare, tra i tanti, anche il grande impatto di Robin Gosens sull’economia della Germania. La nazionale tedesca, nelle prime due uscite, si è affidata in maniera forte a laterale mancino dell’Atalanta, capace contro il Portogallo di mettere insieme una prestazione di grandissimo spessore.
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Infatti, nei 62 minuti passati in campo, Gosens ha fatto letteralmente il bello e il cattivo tempo dalla sua parte, distruggendo le (poche, va detto) resistenze di Semedo e costringendo Bernardo Silva in continui ripiegamenti che gli hanno tolto smalto in fase offensiva. Alla fine, oltre al gol segnato, il tedesco chiuderà con due assist, una rete annullata e ben 2 key passes. Dominante.
4 – Robin #Gosens é stato direttamente coinvolto in 4 gol (2 reti, 2 assist) nelle ultime tre partite giocate con la Nazionale tedesca. Fattore.#PortogalloGermania pic.twitter.com/VgHfMji72A
— OptaPaolo (@OptaPaolo) June 19, 2021
Quanto vale Robin Gosens?
Contratto in scadenza nel 2022, con l’Atalanta ormai rassegnata almeno ad ascoltare offerte, Gosens potrebbe diventare una delle più grandi plusvalenze di sempre della Dea, capace di scovarlo in Olanda pagando il suo cartellino, pare, una cifra inferiore ai 2 milioni di euro. Un vero e proprio capolavoro, l’ennesimo, della coppia composta da Sartori e Zamagna.
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Il resto lo ha fatto Gasperini, capace di implementarlo a un sistema efficace e funzionale, accelerandone l’inserimento in maniera tale da plasmarlo per bene a sua immagine e somiglianza. Gosens ha ripagato, e con gli interessi, la fiducia riposta in lui da parte dell’Atalanta, chiudendo le ultime due stagioni in doppia cifra come gol e nell’ultima anche per quanto riguarda gli assist.
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L’Atalanta, per liberarlo, non chiede meno di 30-35 milioni di euro, ma se il trend agli Europei 2021 dovesse rimanere questo la cifra potrebbe alzarsi almeno a 40, perché nel frattempo dall’estero potrebbero seriamente interessarsi a un calciatore che, dal nulla, ha convinto Joachim Low a cambiare assetto tattico alla Germania per incastrarlo al meglio nel sistema.
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Questione di valorizzazione
Cifre alte? Sì, ma anche no. Nel senso che concettualmente Gosens vale tanto, ma all’interno del prezzo fatto dall’Atalanta va anche considerata la competenza dei dirigenti bergamaschi nell’andarlo a scovare, poi quella di Gasperini nel lanciarlo e infine i meriti del ragazzo, bravo – anno dopo anno – a lavorare per diventare un top nel ruolo.
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Il punto, quindi, è un altro: uno dei top club che segue il tedesco sarebbe mai stato capace di pescarlo in Olanda, investirci due spiccioli e avere la pazienza di aspettarlo. La risposta è ovvia: no. Ma la competenza, se non ce l’hai, devi pagarla, ed è proprio su questo che l’Atalanta negli anni ha costruito un impero. Gosens, in tal senso, è solo l’ultima grande scoperta.
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