Gonçalo Esteves sta già bruciando le tappe, dopo aver esordito, nemmeno maggiorenne, in sei competizioni diverse nel corso della stagione con lo Sporting Lisbona.
Ormai non è più una novità che dal Portogallo sbuchino ragazzini dal talento smisurato, che bruciano record come se fosse nulla. Siamo partiti, pochi anni fa, da João Felix, che a 19 anni era già una stella del Benfica, e siamo poi arrivati fino alla nuova generazione di fenomeni dello Sporting Lisbona, che la scorsa stagione ha lanciato il 2002 Nuno Mendes, oggi al PSG.
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Ma non finisce qui, perché se nei mesi scorsi si è iniziato a parlare di Dario Essugo (addirittura classe 2005), in rampa di lancio c’è addirittura Gonçalo Esteves, 18 anni il prossimo febbraio ma già capace di convincere Ruben Amorim. Tanto che il suo allenatore, in questa prima metà di stagione, lo ha già fatto esordire in quattro competizioni con la squadra maggiore.
La rapida ascesa di un talento
Nato il 27 febbraio 2004 nell’estremo Nord del Portogallo, Gonçalo Esteves ha mosso i primi passi nella squadra della sua città, l’ADC Aboim/Sabadim di Aboim das Chocas, per poi entrare nelle giovanili del Porto quando aveva solo 7 anni. Un percorso sulle orme del fratello maggiore Tomas Esteves, di soli due anni più grande, che l’anno scorso ha disputato un’ottima stagione da titolare al Reading, in Championship.
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La sua strada nel calcio, però, è stata diversa, con il passaggio dello scorso luglio al settore giovanile dello Sporting Lisbona, uno dei più rinomati del paese (quello, per intenderci, da cui sono usciti Luis Figo e Cristiano Ronaldo). Da qui, il ragazzo ci ha messo pochissimo per conquistare le attenzioni dell’allenatore della prima squadra.
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Sono infatti bastate alcune ottime prestazioni del difensore lusitano in campionato (lo Sporting B gioca in terza divisione) e nella Youth League, dove ha anche servito un assist nella vittoria per 3-1 sul Besiktas, per ottenere la promozione tra gli adulti. Ruben Amorim lo aveva già portato in panchina in Champions League a settembre, ma senza farlo scendere in campo; poi, a metà ottobre lo ha schierato due volte da titolare in Taça de Portugal, facendogli disputare un paio d’ore di partita contro Belenenses e Varzim.
Gonçalo Esteves ha convinto rapidamente, iniziando ad apparire con regolarità in panchina anche in campionato. Dicembre è stato decisamente il suo mese, però: il 7 ha debuttato in Champions League, giocando 73 minuti contro l’Ajax al posto di Pedro Porro; una settimana dopo c’è stato l’esordio in Coppa di Lega, con 90 minuti contro il Panafiel; e il 18 dicembre finalmente la prima partita in Liga, 77 minuti nella vittoria sul Gil Vicente.
Gonçalo Esteves, ruolo e caratteristiche
Il ruolo è quello del terzino destro, con caratteristiche tecniche e atletiche di primissimo piano, nella tradizione lusitana che negli ultimi anni ha offerto giocatori come João Cancelo, Nuno Mendes, Raphael Guerreiro e Nuno Tavares.
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Il ragazzo dello Sporting Lisbona è naturalmente portato per il gioco offensivo, e dalla linea difensiva si spinge spesso in avanti, sfruttando la sua accelerazione e dando libero sfogo al suo talento nei dribbling e nel cross.
Un terzino destro completo e moderno, sebbene ancora giovanissimo, che infatti ha conquistato subito il suo attuale allenatore Ruben Amorim, per cui rappresenta il giocatore ideale. Il tecnico dei Leões lo ha finora utilizzato come alternativa allo spagnolo Pedro Porro, come esterno destro a centrocampo nel 3-4-3, e Gonçalo Esteves ha risposto con ottime prestazioni, che denotano anche una grande adattabilitàa contesti di livello maggiore.
Un profilo come il suo potrebbe divenire molto interessante nel corso della seconda parte della stagione, quando Amorim potrebbe doversi affidare a un maggior turnover, specialmente in ambito nazionale. Se in estate, come sembra, Porro dovesse cambiae aria, dalla prossima stagione Esteves si ritroverà con buona probabilità con una maglia da titolare.
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