Oggi compie 33 anni il gol Van Basten Europei, segnato in finale contro l’Unione Sovietica: una prodezza da parte del Cigno di Utrecht entrata di diritto nella storia del calcio
Dopo una fase a gironi frenetica, gli Europei 2021 si si sono presi un paio di giorni di pausa per poi tuffarsi nella fase ad eliminazione diretta. 48 ore in cui è possibile tracciare i primi bilanci, così come evocare qualche ricordo. Parlando di Europei, ricorre oggi l’anniversario di uno dei più bei gol mai realizzati: non solo nella manifestazione, ma in tutta la storia del calcio. Si tratta dell’arcobaleno di Marco Van Basten, segnato a Dasaev nella finale di Euro ’88.
Il cammino dell’Olanda ad Euro ’88
Prima di arrivare a quella prodezza che sconvolse il mondo del calcio è opportuno contestualizzare il tutto. Siamo nel 1988, con gli Europei in programma in Germania. Una manifestazione che ha visto arrivare in semifinale i tedeschi padroni di casa, l’Olanda di Van Basten, la giovane Italia di Vicini e l’Unione Sovietica.
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Gli Oranje hanno avuto un percorso più complicato del previsto, perdendo all’esordio contro i sovietici per poi avere la meglio su Inghilterra e Irlanda. Proprio la sfida contro gli inglesi ha visto andare in scena il primo acuto di Van Basten, autore di una tripletta. L’attaccante del Milan è reduce da una stagione travagliata, in cui ha giocato poco ma ha saputo comunque segnare gol importanti per lo scudetto rossonero.
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In semifinale l’Olanda affronta la Germania Ovest, in una sfida all’ultimo sangue e che si ripeterà due anni più tardi ai mondiali italiani del ’90. Il primo botta e risposta è su rigore, con le trasformazioni impeccabili di Matthaus e Koeman. Nel finale, una zampata da rapace d’area di Van Basten consente alla Nazionale di Rinus Michels di raggiungere l’ultimo atto. L’avversario sarà l’Unione Sovietica, che ha fatto fuori l’Italia senza troppe difficoltà .
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Gol Van Basten Europei: il racconto della prodezza
25 giugno 1988, Olympiastadion di Monaco di Baviera: in questa data e in questo stadio si affrontano Olanda e Unione Sovietica. Due formazioni che hanno fatto scuola negli ultimi decenni, senza però raccogliere alcun successo a livello di Nazionali. Già dopo mezz’ora la partita si colora di arancione, con il gol del vantaggio olandese siglato da Gullit. La partita è bella e intensa, ma il meglio deve ancora venire.
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Siamo al minuto 54′, quando irrompe sul pianeta terra un gol che di umano ha ben poco. Muhren riceve palla sul lato corto sinistro dell’area e crossa di prima intenzione. Van Basten è dalla parte opposta, quasi a contatto con la linea di fondo. Qualsiasi giocatore normale avrebbe stoppato la palla e cercato un’azione o a limite di guadagnare un corner. Il Cigno di Utrecht lascia invece partire un fantascientifico destro al volo, che s’insacca alle spalle di un attonito Dasaev.
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Il pubblico è in deliro, Michels non crede ai propri occhi e anche lo stesso Van Basten fatica a capire immediatamente la portata del suo exploit. Un gol che chiude i giochi, regalando all’Olanda il primo trofeo per Nazionali della sua storia. Una prodezza che, nonostante abbia oggi compiuto 33 anni, fa ancora venire i brividi.
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