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Ci si aspettava molto di più dalla Juventus. Dopo un mercato da protagonista l’estate scorsa, con oltre 200 milioni investiti, il progetto è purtroppo fallito: la scelta di esonerare Thiago Motta è stata un’ammissione di colpa da parte di Giuntoli, che ha deciso di ripiegare su Tudor per questa fase finale di campionato e per il Mondiale per Club, per poi decidere a giugno se continuare con lui o se ripartire da zero. Al momento sembra più calda la seconda opzione, ma tutto può ancora succedere. E sarà fondamentale anche il mercato.

La Juventus, si sa, è alla ricerca di un centravanti. Con Dusan Vlahovic siamo arrivati ormai al capolinea: con un solo altro anno di contratto, l’attaccante serbo sarà venduto al miglior offerente. Possibile destinazione: Premier League. Per sostituirlo, Giuntoli cerca un grande nome. Proverà a riscattare Kolo Muani, ma bisognerà trovare un accordo col Psg che chiede tanti soldi. Giuntoli però ha un sogno, e vuole provare a realizzarlo l’estate prossima.

Giuntoli lo vuole alla Juventus

Il sogno di Giuntoli è Victor Osimhen, come riportato dalla giornalista Fabiana Della Valle. Il dirigente bianconero lo aveva acquistato anche ai tempi del Napoli e adesso vuole approfittare della sua situazione contrattuale con gli azzurri per portarlo a Torino. Dopo questa stagione in prestito al Galatasaray, probabilmente Osimhen rientrerà alla base con l’obiettivo di cercare una squadra più importante: ed è lì che vuole inserirsi la Juventus.

Con un solo altro anno di contratto, Aurelio De Laurentiis non può avere chissà che pretese per la cessione del cartellino: 30-40 milioni potrebbero bastare e sono soldi che la Juventus ha la possibilità di investire, soprattutto se dovesse cedere Vlahovic ad una squadra inglese (e provare a raccogliere più o meno la stessa cifra). L’alternativa a Osimhen è Lookman, ma dopo la stagione di Koopmeiners è normale che Giuntoli si faccia un bel po’ di domande prima di andare a bussare di nuovo in casa Atalanta.

Pasquale La Ragione

Napoletano fuori, milanista dentro. Non so fare nulla ma lo faccio splendidamente bene. Non avrai altro Dio all'infuori di Paolo Maldini il mio primo ed unico comandamento. Costruito dal basso e in direzione ostinata e contraria. Lo Scudetto 2022 il più bello della mia vita personale e professionale ma il Milan di Ancelotti mi ha insegnato che dopo Istanbul c’è sempre Atene.