Senza Giroud, il Milan potrebbe doversi affidare nel derby a Jovic, ultimo arrivato nella rosa rossonera e con una grossa responsabilità sulle spalle. Saprà reggerla?
C’è ottimismo attorno alle condizioni di Olivier Giroud, infortunatosi alla caviglia ieri sera con la Francia, ma i dubbi sono ancora del tutto dissipati. L’attaccante francese, 37 anni a fine mese, guarda con attenzione al derby contro l’Inter, previsto per sabato 16 settembre, e la speranza di Pioli e di tutti i tifosi milanisti è che possa essere disponibile e al pieno della forma contro i cugini.
La posizione della punta resta sotto osservazione, e nel frattempo il ct transalpino Deschamps ha deciso che Giroud non scenderà in campo martedì contro la Germania in amichevole. L’importanza per il Milan del centravanti ex Arsenal e Chelsea è nota a tutti: a livello tecnico e anche caratteriale, il francese è un giocatore fondamentale per gli equilibri dell’attacco, e oltre a fare da punto di riferimento per tutti i compagni è un incredibile finalizzatore, con già 4 gol segnati nelle prime tre partite della stagioen.
Per Pioli, Giroud è anche un punto fermo a livello di esperienza, in una squadra che ha visto aggiungersi questa estate tanti volti nuovi, che il tecnico sta inserendo molto gradualmente nelle rotazioni. Nel caso in cui la punta non dovesse essere disponibile contro l’Inter, è ovvio che si dovrà ricorrere a una situazione d’emergenza. Sappiamo infatti come al Milan avrebbero voluto un altro centravanti forte fisicamente ed esperto, come era Taremi, ma che questa operazione non si è concretizzata. Per cui, adesso, la principale alternativa al francese non può che essere Luka Jovic.
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Jovic può essere il degno sostituto di Giroud?
Fresco di arrivo dalla Fiorentina all’ultimo giorno di mercato, il serbo finora rappresenta un’incognita. Comprensibilmente non è mai sceso in campo e neppure andato in panchina con i rossoneri, e la sua esperienza della scorsa stagione coi viola è stata abbastanza in chiaroscuro. 13 gol e 5 assist tra tutte le competizioni, che però non rendono adeguatamente l’idea dell’impatto poco soddisfacente che il 25enne ex Real Madrid ha avuto sul club toscano. Jovic non si presenta certo al Milan con i crismi della riserva di lusso, in grado di non far rimpiangere il titolare.
Non è ovviamente sicuro che possa essere veramente lui l’alternativa a Giroud, visto che in rosa ci sarebbe anche Okafor come punta centrale. Ma il 23enne svizzero, che pure ha giocato qualche scampolo di partita in questo inizio di stagione, è più che altro una seconda punta o un’ala mancina, e forse sarebbe più adatto a giocare con Giroud, invece che al suo posto. Tutto, insomma, sembra indicare che debba essere Jovic, nel prossimo derby o nel futuro della stagione, il vice designato del centravanti transalpino.
Le incognite, ovviamente, rimangono. Le caratteristiche del serbo sono quelle di una prima punta forte fisicamente e che sa duettare con i compagni, quindi ideali per rilevare il posto di Giroud. Ma il suo rendimento, dopo il primo addio all’Eintracht nel 2019, è stato molto deludente. Jovic, prima di poter essere davvero d’aiuto al Milan, deve dimostrare di poter essere d’aiuto a sé stesso, uscendo dalla spirale discendente in cui è finito in questi anni.
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