Alberto Gilardino sta impressionando per costanza ed equilibrio in questo primo anno e mezzo alla guida del Grifone. Ma a poche ore dalla gara contro la Fiorentina emergono grossi dubbi sul suo rinnovo.
Con un contratto prossimo alla scadenza le strade di Alberto Gilardino e del Genoa potrebbero separarsi per non incontrarsi più. Nelle ultime settimane infatti il tecnico rossoblù e il suo agente – Alessandro Moggi – hanno prima alzato la voce riguardo la questione rinnovo per poi fare diversi passi indietro e tornare a più miti consigli. La richiesta, sbandierata prima del pessimo pareggio con il Frosinone, è di un milione e mezzo per tre anni, e solo quest’ultimo è il dettaglio che preoccupa la dirigenza genoana.
Sebbene il presidente Zangrillo lo abbia difeso a più riprese e abbia parlato del rinnovo contrattuale come di una formalità su cui si sono dette e sentite troppe illazioni, il dubbio di legarsi a Gilardino è concreto e dovuto al fatto che iniziare un ciclo con un tecnico corteggiato un po’ da ogni parte potrebbe non essere una buona idea. Da tempo è noto che la Fiorentina abbia messo gli occhi su Gilardino – sponsorizzato da Commisso su indicazione di Joe Barone – e che anche il Monza, da dove Palladino presumibilmente andrà via, potrebbe fare un tentativo con l’agente dell’ex calciatore. Secondo altre fonti poi, il problema non starebbe nemmeno nella durata contrattuale ma dalla presenza di Alessandro Moggi al fianco di Gilardino, agente indesiderato nella sede rossoblù e quindi non adeguato per un contratto di questa durata.
Ciò che è certo è che Gilardino sta lavorando come meglio non si poteva in una squadra che lo ha accolto quando l’obiettivo era la promozione per la Serie A. Arrivato a dicembre 2022, l’attuale tecnico del Genoa ha preso in mano la squadra dopo la complicata gestione Blessin, gli addii di Shevchenko e Konko e il rifiuto di Labbadia. In ventitré partite ha conquistato la promozione diretta vincendone quindici e arrivando secondo alle spalle del Frosinone, pronto per iniziare una nuova avventura in Serie A. Il mercato ha quindi rinforzato la squadra e permesso alle idee di Gilardino e alla verve temperamentale e agonistica del Grifone di compiere una vera e propria cavalcata nella prima stagione in Serie A, che attualmente consta di un dodicesimo posto al sicuro da una lotta retrocessione ormai scongiurata.
Tra i meriti del tecnico si annoverano la crescita di giocatori come Retegui e Gudmundsson, o ancora i trentotto punti conquistati fino ad adesso che – a poche gare dalla fine del campionato – se diventassero quarantotto eguaglierebbero il record stabilito da Gasperini alla prima stagione in Serie A nel 2007/08. Una situazione simile mette in condizione la società di pensare al futuro in maniera propositiva: scegliere Gilardino e il suo progetto o cambiare tutto un’altra volta?
Gilardino e la Fiorentina
Questa sera inoltre c’è la gara con la Fiorentina, possibile incrocio pericoloso non solo per una gara di andata disastrosa per il Grifone ma anche perché la Viola potrebbe essere il futuro di Gilardino e del suo agente. Nella settimana delle coppe europee la squadra di Italiano ha di certo la testa alla sfida di ritorno con il Viktoria Plzen, ma la conquista di un posizionamento europeo per la prossima stagione sula dal futuro della panchina del club. Anche Italiano è infatti in bilico, con il Napoli molto attento alla sua situazione successiva alla conclusione di questa stagione: in un valzer delle panchine, la Fiorentina potrebbe salutare Italiano – che passerebbe al Napoli – e accogliere Gilardino, che lascerebbe il Genoa.
La domanda sul futuro del grifone sarebbe quindi legittima: dopo un anno e mezzo a questo livello, è opportuno lasciar correre voci su un potenziale mancato rinnovo di uno dei tuoi asset migliori?
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