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La Spagna ha perso col Giappone, eliminando automaticamente la Germania e assicurandosi di evitare Brasile e Argentina fino alla finale. Ma è andata davvero così?

Nessuno si spettava che dopo tre partite la Germania si sarebbe nuovamente ritrovata fuori dai Mondiali, uscita al primo turno come nel 2018. Nonostante 4 punti conquistati e la vittoria, per quanto rocambolesca, contro la Costa Rica giovedì sera: decisiva è stata la sconfitta con il Giappone nel match d’esordio. Ancora di più, la sconfitta di ieri della Spagna, di nuovo contro i Samurai Blue.

Un risultato, quest’ultimo, che sta facendo discutere molto, a causa di accuse di comportamento sleale degli spagnoli, che avrebbero perso apposta col Giappone per fare fuori i tedeschi e assicurarsi, attraverso il secondo posto nel girone, un tabellone più agile nella fase successiva.

Giappone Spagna, la teoria del ‘biscotto’ contro la Germania

Storia vecchia, che affonda le sue radici almeno fino al clamoroso ‘biscotto’ tra Danimarca e Svezia a Euro 2004, che pareggiando 2-2 eliminavano automaticamente l’Italia. All’epoca, le accuse verso le due squadre scandinave si sprecarono, nel nostro paese, sia tra i tifosi (ancora non assiepati sui social come oggi) che sulla stampa.

Oggi, le teoria del ‘biscotto’ (leggi: teoria del complotto) torna di moda, anche se gli Azzurri a questi Mondiali nemmeno si sono qualificati. La sconfitta della Spagna ieri col Giappone ha reso inutile la vittoria tedesca sulla Costa Rica, poiché la Germania è arrivata a 4 punti, a pari della Spagna ma indietro rispetto alla differenza reti.

In più, riportano i teorici del ‘biscotto’, in questo modo gli iberici si sarebbero volontariamente condannati al secondo posto nel Gruppo E, che però garantirebbe loro un percorso più agevole nella fase a eliminazione diretta. Ad esempio, la Spagna andrà ad affrontare il Marocco agli ottavi, e non incrocerà né Argentina né Brasile fino all’ipotetica finale.

Una teoria assurda

In condizioni normali, non ci dovrebbe essere bisogno di spiegare perché queste teorie lasciano il tempo che trovano. Ma l’idea che la Spagna possa aver perso di proposito è circolata molto, non solo tra i tifosi ma anche tra gli addetti ai lavori, che dovrebbero invece fornire analisi più serie e meno ‘di pancia’.

Soprattutto, la storia del ‘biscotto’ spagnolo è assolutamente controfattuale, se si analizza tutto ciò che è accaduto giovedì sera. La Spagna è andata in vantaggio dopo soli 11 minuti contro il Giappone, e alla fine ha perso solo a causa di un gol molto discusso, mantenendo un possesso palla dell’83% a facendo più tiri in porta del Giappone. Non proprio la prestazione di chi è andato in campo per perdere.

Secondariamente, per portare avanti questo piano malefico d’eliminazione della Germania, la Spagna avrebbe seriamente rischiato di essere lei quella a venire espulsa dal Mondiale. Fino a 17 minuti dalla fine, quando è arrivato il primo gol di Havertz, la Costa Rica stavabattndo la Germania, arrivando a 6 punti nel girone e scavalcando sia i tedeschi che gli iberici.

Senza senso è anche l’idea che questa mossa sia servita a ottenere un percorso migliore nella prossima fase dei Mondiali. La Spagna sicuramente eviterà Brasile e Argentina fino alla finale (a patto di arrivarci) e se la vedrà agli ottavi con l’abbordabilissimo Marocco, ma ne turni seguenti potrà incontrare Francia, Inghilterra e Portogallo, cioè tre delle favorite per la vittoria finale, che stanno fornendo prestazioni sulla carta anche migliori dell’Albiceleste (sconfitta all’esordio dall’Arabia Saudita).

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