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Tra le squadre di Serie A che hanno chiuso bene il girone d’andata ci sono Genoa e Sampdoria: due formazioni in netta crescita rispetto ai primi mesi di campionato. Conosciamo meglio i motivi della crescita delle due genovesi

La Serie A è arrivata al giro di boa, dando quindi la possibilità alle squadre di fare i primi bilanci su questa stagione. Ci sono formazioni che sono andate al di là delle più rosee aspettative (come Milan, Verona e Spezia), mentre altre hanno deluso fin dalle prime giornate e non sono riuscite a raddrizzare il loro percorso (come Juventus, Torino e Parma).

Altri club, invece, stanno avendo una crescita importante dopo i primi mesi di difficoltà. Tra questi ci sono Genoa e Sampdoria: due squadre reduci da una sofferta salvezza e che, nelle prime settimane di campionato, hanno incontrato non pochi problemi. Nel corso del tempo le due genovesi sono cresciute a livello di gioco e risultati, riuscendo a risalire la classifica verso posizioni più tranquille attraverso percorsi diversi.

Ballardini: l’uomo della svolta per il Genoa

Per quanto riguarda il Genoa, il cambio di rotta è avvenuto nelle ultime giornate del 2020. Una svolta che è coincisa con il ritorno in panchina di Davide Ballardini, che ha sostituito l’esonerato Rolando Maran dopo il k.o. per 2-0 contro il Benevento. Maran era stato scelto come tecnico del nuovo corso genoano dopo la tribolata salvezza dello scorso anno, avendo il compito di regalare al grifone una tranquilla salvezza. L’inizio era stato coni fiocchi con il 4-1 ai danni del Crotone, ma lee cose si sono complicate nelle settimane successive tra sconfitte in serie e numerosi casi di Covid che hanno colpito la squadra.

Per evitare un’altra stagione di sofferenza, il patron Preziosi ha esonerato Maran nel mese di dicembre, richiamando per la quarta volta Ballardini. L’ex tecnico del Cagliari ha esordito a 24 ore dal suo insediamento, battendo per 2-1 lo Spezia in un derby ligure importantissimo. Un successo che ha dato forza ai rossoblù, capaci di conquistare 8 punti nelle successive 5 partite. Questa volta sul piano dei risultati è arrivata anche grazie ad un cambio tattico di Ballardini, che dal 4-4-2 di Maran è passato ad un 3-5-2 più funzionale alle caratteristiche dei suoi giocatori.

Con questo modulo, il Genoa di Ballardini ha espresso un calcio pragmatico e gradevole al tempo stesso, in cui la solidità difensiva (0 gol subiti nelle ultime 3 gare) è sempre stata accompagnata da manovre offensive orchestrate nel modo migliore. A livello di singoli, da segnalare la crescita a centrocampo di Zajc e l’ottima intesa in avanti tra Destro e Shomurodov.

Candreva, Keita e Ranieri: i tre segreti della Samp

Se il Genoa sta ben figurando, i cugini della Sampdoria stanno facendo ancora meglio. I blucerchiati hanno infatti chiuso il girone d’andata con l’ottima quota di 26 punti, occupando il decimo posto in classifica. Uno score ottenuto grazie al grande lavoro del tecnico Claudio Ranieri, capace di dare solidità ed efficacia alla sua squadra. Due doti a cui va aggiunta la capacità di uscire da momenti difficili, visto che il Doria in stagione ha alternato ottimi momenti e strisce di risultati negativi.

Il lavoro di Ranieri a livello collettivo ha permesso ad alcuni giocatori emergere (come Thorsby e Damsgaaard) e ad altri di rilanciarsi dopo qualche annata anonima, come Jankto. Un complesso quindi fatto di tanti protagonisti, ma con qualche individualità di spicco come Keita Baldé e Antonio Candreva. Si tratta dei due acquisti di spicco della Samp nell’ultimo mercato estivo, che hanno fatto fare il salto di qualità alla squadra sul piano tecnico e dell’esperienza. Due innesti che, uniti alla continuità data alla gestione tecnica dello scorso anno, hanno permesso di non vivere una prima parte di stagione “sott’acqua” (termine usato spesso da Ranieri nella scorsa stagione).

Candreva Sampdoria

Fonte: @antoniocandreva (Instagram)

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