Con Blessin allenatore, il Genoa sta vivendo una straordinaria continuità di risultati: non perde infatti da 7 partite, cioè da quado c’è il nuovo allenatore. Tristemente, non vince nemmeno.
Era difficile immaginarlo, quando a fine gennaio si è seduto sulla panchina ligure, ma con Blessin il Genoa è lassù con la Juventus tra le sole due squadre imbattute in questi ultimi due mesi: una striscia che dura ormai da 7 giornate, e fa del tedesco l’unico tecnico ancora imbattuto della Serie A.
Il rovescio della medaglia è che, pur non perdendo, i rossoblù non sono nemmeno mai stati in grado di vincere una partita. Sette pareggi consecutivi, con cui la squadra di 777 Partners punta ora il record storico del Varese 1970/1971, che si era fermato a otto.
I numeri del Genoa di Blessin
“La storia la stiamo scrivendo adesso, dobbiamo solo pensare al presente – ha dichiarati a Tuttosport il veterano Salvatore Sirigu – Ci sono stati dei cambi di rotta e i meriti sono indubbiamente di un allenatore che è arrivato con una nuova mentalità ”. Insomma, sembra respirarsi un certo ottimismo, con il Genoa che insegue una salvezza che qualche giornata fa pareva impossibile.
Non che sia cambiato niente, nel concreto, rispetto a come si stava dopo il 6-0 patito a Firenze, ultima gara prima dell’epoca Blessin: allora, i rossoblu distavano sei punti dal Venezia quart’ultimo; oggi, la distanza dai lagunari è scesa a tre punti, ma nel frattempo il primo posto utile per la salvezza è stato guadagnato dal Cagliari, che è sempre a +6 sui liguri.
Questi sette pareggi consecutivi, quindi, hanno sicuramente un valore a livello simbolico e di morale, e nella pratica sono serviti a mantenere vive le speranze di salvarsi, ma urge un’accelerata. Anche perché sia il Venezia che la Salernitana ha due partite da recuperare, e quindi il Genoa potrebbe addurittura scivolare al ventesimo e ultimo posto della Serie A.
Se, da un lato, è importante aver dimostrato di poter fermare squadre come Roma, Inter e Atalanta, dall’altro c’è il rammarico di non aver saputo vincere gli scontri diretti proprio con Salernitana e Venezia, e adesso la salvezza non può prescindere da una vittoria nel derby del 1° maggio e da una in casa sul Cagliari il 24 aprile.
Per prima cosa, i ragazzi di Blessin dovranno trovare concretezza in attacco, che resta il peggiore della Serie A alla pari di quello dei campani granata (22 gol fatti), e che era uno dei motivi per cui si era deciso di puntare sull’allenatore tedesco ex-Ostenda.
Fino adesso, però, sono arrivati appena due gol (Destro ed Ekuban), ma qualche segno di miglioramento s’è visto: la media di xG a partita nei 22 incontri precedenti alla gestione Blessin era di 0,87, mentre negli ultimi sette è salita a 1,34. Il problema, appunto, è che il Genoa dimostra di avere una produzione offensiva molto superiore a quanto poi effettivamente concretizza.
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