Le tifoserie di Genoa e Monza sono tra le più belle della Serie A, e la gara di questa sera a Marassi potrà solo confermarlo.
“Ho un guasto d’amore, non riesco a dormire” canta Bresh nella canzone dedicata al Grifone, simbolo recente della visceralità con cui il tifo genoano sia legato intimamente alla squadra rossoblù. Che il rapporto tra città e squadra a Genova sia unico è cosa nota: Genoa e Sampdoria possono contare su un legame inscindibile con la propria fanbase e, per quello che riguarda il Grifone, i numeri di Marassi in questa stagione spiegano chiaramente la situazione. In un impianto da quasi 35 mila posti, per tutta la stagione corrente la media di spettatori è stata di 31.155, per un totale complessivo di 405 mila avventori raggiunto nelle fin qui tredici partite casalinghe giocate dal Genoa. Una risposta entusiasta al ritorno in Serie A della squadra di Gilardino che dopo un anno di purgatorio in Serie B è tornata rinfrancata e ricostruita grazie al lavoro della nuova società e del suo allenatore. Proprio per questo la gara contro il Monza risulta fondamentale: le due squadre si passano solamente tre punti in classifica – rispettivamente 36 il Monza e 33 il Genoa – hanno uno score quindi molto simile in fatto di vittorie – pareggi – sconfitte (9 di ogni categoria per il Monza, un simpatico 8-9-10 per il Grifone) e una inquietante statistica di reti segnate e incassate: 28-34 per il Monza, 29-33 per il Genoa. Se quindi la sfida di Marassi sarà un vero e proprio scontro nel cuore della classifica di Serie A, ciò che accomuna le due squadre non si ferma qui.
Prendendo ispirazione da città intrinsecamente legate alle proprie squadre come Genova o Bari, Monza e i suoi cittadini si sono stretti intorno alla squadra di proprietà della famiglia Berlusconi fin dal suo cammino verso la Serie A. Se già in Serie B lo stadio Brianteo vedeva gli spalti gremiti in vista del salto di categoria, dall’approdo in Serie A i 16 mila posti dell’U-Power Stadium si sono assiepati per una media spettatori pari a 11.175 nelle quattordici partite casalinghe fin qui giocate. Il totale degli spettatori – seppur lontano da quello genoano – è ragguardevole: 150 mila in totale dall’inizio della stagione, che per un impianto la cui capienza è metà di quella di Marassi costituisce comunque un traguardo importante.
Genoa Monza e i due grandi ex
Tolte le grandissime squadre del nostro campionato dunque, Genoa e Monza sono le realtà – insieme al Bologna – in cui il tifo è più presente nella stagione della squadra e del suo allenatore. Le due realtà urbane hanno inglobato le rispettive squadre rendendole parte integrante del loro tessuto sociale. Girando per Genova difficilmente non troverete bandiere appese sui balconi e bar che riverberano la telecronaca di un match, esattamente come può accadere a Monza, dove i bar sport sono tornati a far capolino grazie alla crescita esponenziale della squadra di Palladino. E proprio Palladino e Gilardino, ex compagni di Nazionale e dello Spezia, sono sotto la lente di ingrandimento per il futuro delle rispettive squadre e del nostro campionato: due allenatori emergenti, capaci di gestire le pressioni di due piazze diverse ma a loro modo accomunate da un tifo viscerale, che nella gara di questa sera troveranno le risposte alle domande riguardo il proprio futuro, il livello della propria rosa e l’importanza dei tifosi nell’economia delle proprie squadre.
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