Gattuso Tottenham non si farà: l’allenatore italiano, dopo aver appena abbandonato la Fiorentina, è stato scaricato dal Tottenham dopo le proteste dei tifosi
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Negli ultimi mesi, in Inghilterra, è divenuto abbastanza frequente assistere a proteste dei tifosi contro le scelte dei propri club, e il caso del nuovo allenatore del Tottenham con Gattuso potrebbe essere legato alle stesse motivazioni.
Sembra ormai certo che, dopo l’improvviso e discusso addio alla Fiorentina, il tecnico italiano non andrà nemmeno ad allenare gli Spurs, dopo che nelle ultime ore i sostenutori del club hanno discusso molto sui social contro il nuovo possibile arrivo in panchina, mandando in trend topic l’hashtag #NoToGattuso.
Gattuso Tottenham: i motivi della protesta contro l’allenatore
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Ai tifosi inglesi non sono andate giù alcune passate dichiarazioni di Gennaro Gattuso, che lo qualificherebbero come razzista, sessista e omofobo, rendendolo incompatibile con i valori che il Tottenham afferma di voler incarnare.
Tottenham are not planning to re-consider Paulo Fonseca or Gennaro Gattuso as candidates in the next hours – both deals 100% off, same for Pochettino who’s considered “untouchable” by Paris Saint-Germain since May. ⚪️ #THFC
Board now back at work to find the right manager.
— Fabrizio Romano (@FabrizioRomano) June 18, 2021
I tifosi fanno riferimento a tre affermazioni distinte che risalgono ai tempi in cui Gattuso era ancora giocatore. Nel 2008, prima della sfida agli Europei tra Italia e Spagna, l’allora centrocampista del Milan venne interrogato a proposito dei matrimoni gay e disse: “Mi scandalizzo? Sì, perché sono cresciuto credendo nei valori della famiglia e credendo nella mia religione, e tutto questo mi sembra roba molto strana”.
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Nel 2013, invece, rievocò il caso degli insulti razzisti dei tifosi della Pro Patria contro il suo compagno di squadra Kevin-Prince Boateng dicendo: “Per me non è razzismo e alla fine è venuto fuori che erano 4 ragazzi che si divertivano a fare i ‘buu’. L’Italia non è un Paese razzista”. Pochi mesi dopo, commentando lo scontro tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi ai vertici del Milan, Gattuso disse: “Io le donne nel calcio non le vedo molto bene, mi dispiace ma è così”.
La maturazione di Gattuso
Sarebbero questi motivi, secondo alcune fonti, che avrebbero convinto il Tottenham a lasciare perdere l’allenatore italiano. Nonostante questo, nella sua carriera da allenatore Gattuso ha poi corretto queste sue posizioni: già nel 2014, intervenuto a un incontro promosso dall’Università di Bologna, spiegò che sull’omosessualità “ci sono preconcetti nello sport, ma le cose stanno cambiando, anche nella vita quotidiana. Oggi non si scandalizza più nessuno“.
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Divenuto allenatore del Milan, nel 2018 parlò brevemente nel ruolo delle donne nel calcio, rivelando di confrontarsi spesso con Carolina Morace, all’epoca allenatrice del Milan femminile: “Io parlo tre volte a settimana con la Morace, un coach preparato. Abbiamo sempre dialoghi costruttivi”. Lo scorso dicembre, da allenatore del Napoli, intervenne sul caso di PSG – Basaksehir, quando i giocatori di entrambe le squadre abbandonarono il campo dopo un epiteto razzista del quarto uomo: “Sicuramente per combattere il razzismo bisogna dare sempre segnali forti, e quello di ieri lo è stato“.
#NoToGattuso now trending in the UK as Spurs fans express opposition to latest managerial target who has history of backward comments about women, same-sex marriage and racism. Given the pressure already on Levy, interesting to see where this goes.
— Dan Kilpatrick (@Dan_KP) June 17, 2021
Non è chiaro quali siano i reali motivi per cuil’accordo Gattuso Tottenham sia saltato, anche se l’opinione dei tifosi potrebbe aver avuto un peso. Va però detto che la società inglese potrebbe anche essere stata poco convinta del curriculum dell’allenatore, e non è escluso che un problema possa essere rappresentato anche da Jorge Mendes, il procuratore di Gattuso, che in Premier League è già fortemente legato al Wolverhampton.
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