Durissime parole di Gasperini contro l’Atalanta, dopo la sconfitta con l’Inter. L’allenatore accusa la dirigenza, e la situazione non è mai stata così tesa.
Solo qualhe settimana fa si celebrava la sorprendente nuova Atalanta di Gian Piero Gasperini, capace di modificare il proprio gioco rispetto al passato e trovarsi in testa alla classifica di Serie A. Oggi, i nerazzurri sono reduci da tre sconfitte consecutive, e sono scesi fino al sesto posto, a pari punti con la Roma settima. E anche l’allenatore dimostra di non essere sereno.
Dopo la caduta in casa di ieri contro l’Inter, Gasperini si è sfogato in maniera decisa contro la società bergamasca, facendo emergere crepe nel loro rapporto di cui si era un poco vociferato nei mesi scorsi. Ma cosa ha detto l’allenatore piemontese, e cosa ha scatenato la sua ira?
Gasperini contro l’Atalanta: cosa è successo
“Non ci voglio stare in questa situazione, è inaccettabile” si lamenta l’allenatore dell’Atalanta. Il riferimento, come da lui stesso spiegato a DAZN, è innanzitutto alla polemiche su chi fare giocare. La sua rosa, dice, è composta da un mix di giocatori esperti della vecchia guardia e di giovani interessanti che meritano spazio, come Hojlund, Okoli e Scalvini: “Devono giocare perché sono giovani di valore, altrimenti scoppia un casino tutte le settimane”.
Ma per far giocare loro, Gasp è costretto a sacrificare alcuni senatori, che non la stanno prendendo bene: cita i casi di Demiral e Zapata, che si sarebbero arrabbiati per delle sostituzioni. “Sono giocatori che hanno dato tantissimo e non posso andare in competizione con loro ogni volta che faccio dei cambi”.
Da qui la critica di Gasperini alla società, che lo avrebbe messo nella condizioni di andare contro alcuni giocatori importanti per far giocare dei giovani. L’allenatore punta il dito contro la mancanza di un piano sportivo preciso, a metà tra la continuità e il rinnovamento della rosa: “È una scelta della società più che dell’allenatore, non so cosa mi si chiederà come priorità di quest’anno. Io ho indicato tutte le strade possibili, ma bisogna essere insieme, la società deve indicare la strada”.
“La strada che avevo chiesto era chiara, non è stato possibile e ora si sta facendo confusione – prosegue il tecnico dei bergamaschi – Se l’obiettivo è la Champions siamo fuori strada“. Tuttavia, Gasperini ha anche chiarito che, al momento, il suo ruolo non è messo in discussione: “I dubbi sul mio operato non ci sono, né a livello di tifoseria e nemmeno sul piano della società”.