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Gareth Bale si trasferisce a parametro zero al Los Angeles FC dal Real Madrid, ma il club americano dovrà pagare una quota ai connazionali dell’Inter Miami.

Sarà Gareth Bale il nuovo super-colpo del calcio nordamericano, dopo l’arrivo di Insigne a Toronto e quello di Chiellini al Los Angeles FC, la stessa squadra che adesso ha messo sotto contratto il 32enne fuoriclasse gallese.

L’attaccante, che intende rimettersi al massimo del forma in vista dei Mondiali del prossimo autunno, arriverà dal Real Madrid a parametro zero, dopo la scadenza del suo contratto con gli spagnoli, e guadagnerà circa 1,5 milioni di euro, secondo quanto riportato dal Los Angeles Times.

Una cifra piuttosto bassa, che subito ci fa capire che non è corretto definire quello di Bale un acquisto in stile David Beckham, il campione inglese che nel 2007 si trasferì a Los Angeles (ma in un altro club, i Galaxy) con uno stipendio all’epoca assolutamente fuori scala. Sempre parlando di Beckham, il LAFC dovrà pagare una strana “commissione” da 75.000 dollari non al Real Madrid, ma bensì all’Inter Miami, il club di MLS di proprietà dell’ax-Manchester United. Proviamo a spiegare cosa sta succedendo nell’affare Bale.

Perché lo stipendio di Gareth Bale è così basso

1,5 milioni di euro annuali sonouna cifra veramente bassa, per un giocatore col blasone e il palmares di Bale: per capirci, è meno di quanto guadagna attualmente Mattia Perin, il secondo portiere della Juventus. Ma c’è un motivo preciso.

Innanzitutto, la MLS ha un tetto salariale di 4,9 milioni di dollari all’anno per ogni club. L’unico modo per superare questa cifra è attraverso la regola Beckham, ideata proprio nel 2007 per il trasferimento dell’inglese ai Galaxy: ogni club può scegliere tre “designated players” che sforino il tetto salariale.

Attualmente, il Los Angeles FC riconosce questo privilegio unicamente a Carlos Vela, e infatti Gareth Bale non è stato messo sotto contratto come “designated player”, accettando quindi uno stipendio più basso. Le regole della MLS stabiliscono che è possibile spendere solo 1 milione di dollari oltre il proprio massimo di budget, che al LAFC era di 612.000 dollari circa: per cui, al suo primo anno negli USA Bale guardagnerà appunto 1,612 milioni di dollari (circa 1,5 milioni di euro).

Perché il LAFC deve pagare una quota all’Inter Miami

Questa è un’altra regola bizzarra (e generalmente poco amata dai proprietari dei club della MLS): si tratta di quella sui “discovery rights”, i diritti di scoperta. In pratica, siccome Bale era stato “scoperto” per il mercato nordamericano dall’Inter Miami, che poi non ha concluso la trattativa, il LAFC dovrà riconoscere loro una quota pari a 75.000 dollari.

È chiaro che non c’era bisogno dell’acume dei dirigenti dell’Inter Miami perché negli Stati Uniti si scoprisse chi fosse Gareth Bale. La regola, in realtà, funziona diversamente, al di là del suo nome, ed è stata stabilita per evitare la concorrenza interna tra i club nordamericani sul mercato, in modo che non si scatenino aste che mettano a repentaglio l’equilibrio e la stabilità economica delle società.

In pratica, il sistema MLS funziona in questo modo: quando un calciatore si trasferisce a un club nordamericano, non firma realmente con quella società, ma con la MLS, che agisce coma una singola entità che raggruppa tutti i club. Per questo motivo, esiste una “discovery list” in cui ogni squadra può inserire fino a sette giocatori tra i suoi obiettivi di mercato: se un’altra squadra intende andare a trattare un giocatore presente in quella lista, deve prima accordarsi con il club che lo ha messo per primo tra i suoi obiettivi di mercato.

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