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Dopo gli ottavi di finale raggiunti ad Euro 2020 con il suo Galles, Gareth Bale si interroga su quale possa essere il suo futuro.

Quando il primo settembre del 2013 il Real Madrid comunicava di aver speso la cifra record di 100 milioni di euro per acquistare il giocatore gallese del Tottenham, nessuno poteva immaginare che Gareth Bale sarebbe diventato un peso così grosso per il club di Florentino Perez.

Da allora le cose sono parecchio cambiate: questi otto anni sono stati conditi da grandi trionfi – ben 4 le Champions vinte in maglia merengues-, ma anche da tanti infortuni e da numerose critiche.

Nelle ultime stagioni il rapporto con Zinedine Zidane si era deteriorato irrimediabilmente e ciò aveva convinto il classe 89′ a tornare al Tottenham alla ricerca di una maggiore continuità e per non rischiare di finire fuori dalla lista per gli Europei.

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La passata stagione

A settembre 2020 venne quindi ufficializzato il suo ritorno al Tottenham con la formula del prestito secco e con i Blancos che si impegnavano anche a pagare metà dell’oneroso stipendio di circa 15 milioni a stagione.

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Dopo un inizio molto complicato, con un solo goal in Premier League fino a febbraio, durante la seconda parte dell’anno Gareth Bale è riuscito a trovare una continuità maggiore raggiungendo i 16 goal e 3 assist in 34 presenze complessive, tra Premier, Europa League, FA Cup e Coppa di Lega.

Nonostante il numero di partite possa sembrare accettabile, i minuti in campo sono stati soltanto 1667, per un totale di circa 49′ a partita. Questo dato aiuta capire due aspetti diversi: il primo è che, se in condizioni psico-fisiche adatte, Gareth Bale può ancora fare la differenza (andando a segno una volta ogni poco più di 100 minuti), il secondo aspetto però evidenzia come gli infortuni non sembrino volergli concedere alcuna tregua.

Quale può essere il suo futuro?

Il futuro di un calciatore di 32 anni spesso colpito dagli infortuni e con uno stipendio annuo di 15 milioni non può che essere un’incognita. Il contratto andrà in scadenza il prossimo 30 giugno e questo, se da un lato potrebbe convincere il Real a non chiedere una cifra alta per il suo cartellino, dall’altro limita le possibili trattative: non sarà infatti fattibile alcun prestito, ma solo un trasferimento a titolo definitivo.

Se in Europa è difficile che una squadra possa permettersi di pagare uno stipendio così alto per un giocatore dal rendimento così incerto, un eventuale trasferimento in MLS non è da escludere. Alcune settimane fa il Daily Mirror ha parlato di un interesse da parte dei Los Angeles Galaxy, che non sarebbero nuovi a questo tipo di operazioni.

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Un fattore che potrebbe però convincere sia il giocatore che la società madridista a continuare la loro avventura insieme è il ritorno di Carlo Ancelotti. Fu proprio il tecnico italiano a spingere per un suo arrivo nell’estate del 2013 e in una recente conferenza stampa Gareth Bale ha avuto soltanto buone parole per Carletto.

Dopo che un mese fa il quotidiano spagnolo Marca aveva anticipato un ritiro del gallese al termine degli Europei, negli scorsi giorni sono uscite altre clamorose indiscrezioni: secondo alcuni quotidiani Bale starebbe pensando di appendere gli scarpini al chiodo alla prossima scadenza di contratto, continuando però a giocare con la maglia del Galles e, di conseguenza, provare a disputare il prossimo Mondiale del 2022 da svincolato.

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