Gabaski, il semisconosciuto portiere dell’Egitto, si è conquistato una certa fama internazionale grazie alle sue imperiose prestazioni in Coppa d’Africa: ci sarà l’Europa nel suo futuro?
L’Egitto si è arreso in finale al Senegal, ma nel grande trionfo della stella del Liverpool Sadio Mané è innegabile che il vero eroe di questa Coppa d’Africa sia stato Gabaski, il portiere dell’Egitto capace di fornire prestazioni sorprendenti per tutta la competizione, e addirittura di pagare un rigore proprio a Mané in apertura di partita.
La CAF ha premiato Edouard Mendy del Senegal come miglior estremo difensore del torneo, ma è stato senza dubbio l’egiziano a conquistare il pubblico, passando da sconosciuto a giocare di fama internazionale grazie a ben 5 rigori parati in tutta la competizione.
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Gabaski, chi è il pararigori egiziano
Non avrebbe nemmeno dovuto giocarla, questa finale continentale: Gabaski – che all’anagrafe fa Mohamed Abou Gabal, ma i calciatori egiziani sono noti per la loro passione per i soprannomi assurdi – infatti non doveva essere il portiere titolare della Nazionale, ma le circostanze hanno cambiato in corsa il suo status.
La porta era stata affidata dal ct Carlos Queiroz a Mohamed El-Shenawy, numero 1 dell’Al-Ahly, ma alla quarta partita del torneo, gli ottavi di finale contro la Costa d’Avorio, questi si è infortunato poco prima del 90° minuto, ed è toccato a Gabaski sostituirlo. Ha mantenuto la rete inviolata fino ai calci di rigore, dove ha parato il tiro decisivo di Eric Bailly.
Egypt goalkeeper Gabaski forgot his bottle after the defeat. Info on Senegal's penalty takers.
This should go straight to CAF Museum if they have. pic.twitter.com/e1LMbZPTUm
— Saddick Adams (@SaddickAdams) February 7, 2022
Da lì in poi, la sua fama è andata rapidamente in crescendo: dopo una buona prova ai quarti contro il Marocco, Gabaski è assurto a eroe nazionale durante i calci di rigore della semifinale contro il Camerun padrone di casa, neutralizzando i tiri dal dischetto di Moukoudi, Lea Siliki e N’Jie. In finale, poi, ha parato il rigore di Sadio Mané.
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Futuro in Europa per Gabaski?
Viene da chiedersi, a questo punto, se non si possa sognare un clamoroso trasferimento in un qualche campionato europeo la prossima estate, magari anche non in un ruolo di primo piano. Gabaski gioca allo Zamalek e anche se non è noto il suo stipendio annuale, è facile immaginare che in Europa gli possano essere offerte cifre migliori.
I calciatori egiziani sono diventati molto più popolari nel Vecchio Continente rispetto al passato, grazie a giocatori come Mohamed Salah, Trezeguet e Mohamed Elneny, e puntare su un personaggio come Gabaski potrebbe sicuramente portare a un club dei buoni sponsori locali e anche una certa popolarità in un paese molto popoloso e amante del calcio come l’Egitto.
Certo, sarebbe da capire se Gabaski possa essere adatto al calcio europeo, certamente più competitivo di quello egiziano, anche perché l’età non gioca a suo favore: è nato nel 1989, e ha da poco compiuto 33 anni. Inoltre, gran parte del suo successo di questi giorni – un solo gol subito in 360 minuti – è stato dovuto anche all’eccezionale difesa della sua Nazionale, vero punto di forza dei Faraoni. Ma sognare non costa nulla.
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