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Joshua Zirkzee è la nota più lieta di un Bologna stratosferico che a fine stagione dovrà per forza fare i conti con un futuro tutto da scrivere

24 luglio 2021, all’Allianz Arena si gioca Bayern Monaco – Ajax in un torneo amichevole pre campionato. Al minuto 44 del primo tempo Joshua Zirkzee recupera un pallone sulla trequarti, si infila i area di rigore, salta il portiere e passeggia verso la linea di porta come a voler superare la linea insieme alla sfera. Non si rende conto però che Schuurs (si proprio quel Peter Schuurs) sta per intervenire in scivolata salvando l’Ajax e gettando l’olandese in un baratro di critiche che gli costarono l’annata in Baviera. Quell’errore – le cui conseguenze furono la rimozione di tutti i post social dall’account Instagram di Zirzkee e un’annata in prestito all’Anderlecht – era sintomo di una superficialità giovanile che i gol in Belgio e l’apprendistato a Bologna hanno fatto sparire. Quella gara arrivava dopo sei mesi difficili per il giovane Zirkzee: ad aprile, in prestito al Parma, si era lesionato il legamento collaterale esterno e poche settimane dopo sarebbe approdato all’Anderlecht, scaricato dal club che lo aveva cresciuto. O almeno così sembrava, perché un errore simile a Monaco non è ammissibile e il trasferimento – in prestito – in Belgio sembrava una punizione per non aver dimostrato la sufficiente maturità per giocare nel Bayern. Tutto questo dopo che nella stagione 2019-20 aveva segnato tre reti con i primi tre tocchi della sua carriera tra i grandi, uno dei quali valse tre punti all’ultimo respiro per i bavaresi. Quell’errore sembrò quindi pregiudicare il futuro che Joshua aveva costruito fino a quel momento, relegandolo al ruolo di una delle promesse mai mantenute del Bayern. 

Tre anni più tardi la situazione è diametralmente opposta. Zirkzee è l’emblema del Bologna di Thiago Motta, famoso in tutto il mondo del calcio per la qualità del suo gioco e la giovane età dei suoi interpreti, per la maturità che ognuno dei giovani calciatori sta dimostrando in una situazione in cui perdere la testa sarebbe fin troppo facile. Eleganza, dinamismo, tecnica, aggressività e meccanismi consolidati, nel Bologna di Thiago Motta tutte queste caratteristiche sono esemplificate al meglio da Joshua Zirkzee, che con le dieci reti segnate in Serie A fino a questo momento è forse la rivelazione più incredibile e inaspettata che il campionato potesse aspettarsi. Se quindi parliamo di maturità, in sole tre stagioni il centravanti olandese ha fatto un salto di qualità incredibile: ora Zirkzee gioca efficacemente, si rende utile alla squadra nel numero di modi che il suo allenatore gli richiede e mai potremmo rivederlo scartare il portiere e mancare un gol per troppa superficialità. Sullo sfondo di questa trasformazione il Bayern Monaco osserva da spettatore interessato. Nell’estate 2022 il Bologna si è assicurato il suo cartellino per 8 milioni di euro, ma nel contratto si è deciso di inserire una clausola valida solo per il club tedesco da non sottovalutare. 

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Zirkzee e il futuro possibile 

Il Bayern Monaco si è assicurato una corsia preferenziale per l’acquisto di Zirzkee qualora ritenesse necessario il suo ritorno in Baviera. Quaranta milioni, questo il prezzo fissato dal Bologna valido solamente per i bavaresi per rinunciare a Zirkzee qualora il calciatore decidesse che il ritorno all’Allianz Arena sia la strada giusta per la sua carriera. Nelle ultime ore la Bild ha anche avanzato l’ipotesi che la clausola sia inferiore, addirittura pari alla metà, e che quindi la via del ritorno sia ancor più scontata di prima. 

Ciò che però va preso in considerazione è come il talento di Joshua – riconosciuto nelle ultime convocazioni anche dall’Olanda – abbia a disposizione moltissime strade da percorrere. Dalle big italiane che lo vorrebbero come punta di diamante delle proprie rose (Milan e Napoli su tutte) alle piste estere di squadre disegnate per giocare bene a calcio e che con un centravanti simile costruirebbero il proprio futuro, tra pochi mesi avremo una vera e propria corsa all’oro a Bologna, con Di Vaio e Sartori pronti a fasi valere in qualsiasi caso. 

Gli scenari possibili sono quindi diversi: il ritorno di fiamma con il Bayern Monaco, che a seconda della reale entità della clausola potrebbe decidere di tenere o rivendere il giocatore; l’approdo in realtà europee come Arsenal e Barcellona dove il centravanti è un problema atavico che non si riesce a risolvere da diverse stagioni; o la permanenza in Serie A – al Bologna in Champions League – o al Milan diretto da Zlatan Ibrahimovic, suo estimatore e capace di plasmare le volontà altrui come fece Maldini con Theo Hernandez in tempi non sospetti.