Tra i volti nuovi del Sassuolo figura Davide Frattesi, tornato dopo tre anni in prestito a club di Serie B: conosciamo meglio il centrocampista scuola Roma
Il Sassuolo e i giovani italiani: un binomio vincente e duraturo. Fin dal suo arrivo in Serie A nel 2013, la società neroverde ha puntato molto su talenti nostrani che poi sono arrivati spesso a grandi club e alla Nazionale. Gli ultimi e lampanti esempi corrispondono ai nomi di Manuel Locatelli, Domenico Berardi e Giacomo Raspadori, tutti e tre parte della vittoriosa campagna azzurra ad Euro 2020.
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Potrebbe proseguire questa tradizione Davide Frattesi al Sassuolo dal 2017 ma reduce tra tre esperienze in Serie B con le maglie di Ascoli, Empoli e Monza. Un talento che in estate si è guadagnato la conferma sul campo e che, fin dalle prime uscite ha dimostrato di poter essere una delle sorprese del campionato.
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Dagli anni romanisti al primo stop per infortunio
La carriera di Frattesi comincia nelle giovanili della Lazio, per poi proseguire sulla sponda giallorossa del Tevere a partire dal 2014. Sia nell’Under 17 che poi nella Primavera allenata da Alberto De Rossi, Frattesi si mette in mostra come un centrocampista totale. Oltre a fare legna a centrocampo, va in gol con una certa puntualità.
Con la Primavera della Roma vince una Coppa Italia e una Supercoppa, segnalandosi come uno dei talenti di punta del florido vivaio romanista. Le sue qualità vengono adocchiate dagli attenti dirigenti del Sassuolo, che nell’estate del 2017 investono su di lui ben 5 milioni di euro. Sembra l’inizio di una brillante carriera in Serie A, ma le prime difficoltà sono dietro l’angolo.
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La gavetta in Serie B tra Ascoli, Empoli e Monza
La prima stagione tra i professionisti di Frattesi comincia nel peggiore dei modi, con il grave infortunio al quinto metatarso del piede destro. Il centrocampista classe ’99 rientra solo nella seconda parte di stagione, venendo aggregato per lo più alla Primavera e segnando 4 gol in 9 partite.
Un’annata dunque amara, che lo fa scendere nelle gerarchie e che spinge il Sassuolo a cederlo in prestito all’Ascoli per l’anno successivo. Questa ‘retrocessione’ in Serie B potrebbe abbattere Frattesi, che invece affronta la nuova esperienza con la grinta che mostra sempre sul terreno di gioco.
In bianconero totalizza 32 presenze e gioca un’ottima annata, ma non è ancora il momento di tornare alla casa madre. Nell’estate 2019 passa infatti in prestito all’Empoli, protagonista di una stagione molto altalenante in cui Frattesi è una delle note liete. L’ex Roma impreziosisce la sua annata con 5 gol e 4 assist in 37 partite, confermandosi su ottimi livelli anche l’anno successivo sempre in B ma con la maglia del Monza.
Il ritorno al Sassuolo, sotto una nuova veste tattica
Dopo tre anni di maturazione in Serie B, il Sassuolo decide di riportarlo a casa. Sembra solo una sosta temporanea per Frattesi, che invece a suon di ottime esibizioni sia in allenamento che in partita si guadagna la riconferma. Il nuovo tecnico Alessio Dionisi, però, gli dà una nuova collocazione tattica piazzandolo nel centrocampo a due del suo 4-2-3-1.
Frattesi non fa una piega, adattandosi al meglio a questo modulo e dando risposte convincenti nelle prime due sfide del campionato 2021/22 contro Verona e Sampdoria. Un inizio niente male, peer un ragazzo che può fare le fortune del Sassuolo e – dopo aver scalato tutte le giovanili azzurre – della Nazionale maggiore.
Davide Frattesi: ruolo e caratteristiche
Utilizzando un termine anglosassone, Frattesi può essere definito un box to box. Si tratta infatti di un centrocampista in grado di dare un grande contributo in fase d’interdizione, ma anche di proporsi con costanza in area avversaria. Sul piano offensivo, la già citata annata vissuta con la maglia dell’Empoli è emblematica.
A livello di collocazione tattica, il centrocampista classe ’99 può ricoprire più ruolo in mediana. Dà il meglio di sé sul piano degli inserimenti quando gioca da interno, ma anche da centrale – come dimostrano le prime uscite stagionali – sa essere importante per la squadra.
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