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L’Argentina punta sui giovanissimi: prima è toccato a Soulé, promessa della Juventus U23, adesso ai fratelli Carboni, della Primavera dell’Inter. Come mai?

Le convocazioni di Lionel Scaloni fanno ancora discutere: dopo che a inizio novembre il ct dell’Argentina aveva convocato a sorpresa Matias Soulé, che gioca in Serie C con la Juventus U23, adesso tocca a Franco e Valentin Carboni. Due nomi che alla maggior parte dei tifosi non diranno molto, ma che sono abbastanza noti a livello giovanile, per le loro prestazioni con la Primavera dell’Inter.

Il primo, classe 2003, è un terzino sinistro che sta vivendo un’ottima stagione agli ordini di Christian Chivu (1 gol e 6 assist fin qui), mentre il secondo, addirittura del 2005, è un trequartista molto promettente. Sono due figli d’arte, essendo gli eredi dell’ex-Catania Ezequiel Carboni, e dopo aver mosso i primi passi nel Lanus sono arrivati in Italia, prima ai siciliani (2019) e poi in nerazzurro (2020).

Stiamo parlando di due ragazzi ancora giovanissimi (Franco, il più grande, è maggiorenne da poco meno di un anno) che, a dispetto delle buone cose che si dicono su di loro, non hanno ancora mai esordito tra i professionisti. Sempre Franco è stato convocato un po’ di volte con la prima squadra – due volte l’anno scorso da Conte e cinque quest’anno da Inzaghi, tra cui una in Champions contro il Liverpool – ma senza mai scendere in campo. Viene quindi logico domandarselo: come mai sono stati convocati con la Nazionale maggiore dell’Argentina?

La convocazione dei fratelli Carboni nell’Argentina

La motivazione per cui Scaloni ha chiamato i due Carboni nella Seleccion è la stessa dietro alla precedente convocazione di Soulé: si tratta indubbiamente di giocatori di grande prospettiva, ma che hanno lasciato l’Argentina molto presto e che stanno maturando calcisticamente in Europa. In più, tutti e tre hanno anche passaporto italiano, il che per l’Albiceleste rappresenta un problema.

Il rischio, infatti, è che questi giovani talenti possano decidere di optare per la Nazionale del loro paese d’adozione, che così va a sottrarre all’Argentina delle grandi risorse sportive. È sotto gli occhi di tutti che, da anni, i club europei saccheggiano quelli sudamericani, puntando giocatori sempre più giovani, ma se iniziano anche a renderli indisponibili per la selezioni nazionali, la disparità tra i due continenti diventerà incolmabile. L’Italia, in particolare, ha vinto l’ultimo Europeo schierando tre giocatori brasiliani – Emerson Palmieri, Rafael Toloi e Jorginho – così Scaloni e il suo staff vogliono evitare una situazione simile.

E soprattutto con i fratelli Carboni il rischio era piuttosto grande, dato che entrambi hanno già vestito la maglia dell’Italia a livello giovanile: Franco vanta un quarto d’ora in campo, lo scorso giugno, con l’U18 di Daniele Franceschini, mentre suo fratello Valentin ha già segnato 4 gol in 11 presenze con l’U17 di Bernardo Corradi, giocando pure i Mondiali di categoria.

La convocazione nell’Argentina avrà la diretta conseguenza di “bloccare” il loro percorso in azzurro, dando tempo in futuro a Scaloni di valutarne l’impiego in squadra. La stessa cosa è stata appunto fatta con Soulé, che però ancora attende il primo minuto con l’Albiceleste indosso.

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