Fiorentina Commisso aria di crisi? I tifosi cominciano a contestare il presidente italo-americano anche in maniera evidente.
Per Rocco Commisso non è un gran periodo, sia per lui che per la Fiorentina, deludente a metà classifica in campionato e con i tifosi che hanno fischiato la squadra ma soprattutto il presidente viola presente sugli spalti del Franchi. La verità è che la squadra non si capisce dove possa andare, visto che gli investimenti sono stati cospicui ma i risultati e soprattutto le prestazioni scarseggiano. Lo stesso presidente Commisso, che aveva abituato i tifosi italiani anche a qualche uscita pittoresca a tutto campo, da un po’ di tempo non rilascia dichiarazioni. Un segnale di disamore pure questo?
Commisso Fiorentina è finita?
Quando l’arbitro ha fischiato la fine di Fiorentina-Torino 0 a 1 sabato sera è partita dalle tribune del Franchi una salva di fischi. La classifica della viola piange, i giocatori non convincono (Jovic in primis, che pare addirittura sul piede di partenza) e la posizione di Italiano in panchina non sembra così salda. Non si può parlare chiaramente di crisi ma anche il mercato rischia di essere una zavorra perché chi era uscito benissimo dal mondiale, tipo Amrabat, forse vorrebbe monetizzare in prima persona e invece langue, a colpi di prestazioni scadenti. Per lui è stato fissato un prezzo altissimo dalla proprietà , almeno 30 milioni, ma nessun club si è fatto avanti in maniera concreta. Idem Nico Gonzalez che pareva già in uscita e invece è ancora lì, non si sa bene fino a quando.
L’ambiente mormora ma è soprattutto Commisso a preoccupare. Uno che ci ha abituati a uscite a 360 gradi su svariati argomenti, dagli arbitri alla Juventus fino all’Inter, e che da tempo è in silenzio. L’imprenditore Italo americano aveva lasciato intendere in passato che avrebbe anche voluto investire in un nuovo centro sportivo e in generale sullo stadio, ma erano state parole già sentite a Firenze e dintorni. La verità è che la Fiorentina da quando un anno fa vendette Vlahovic alla Juventus per 80 milioni non ha migliorato il suo rendimento, anzi è peggiorata. Né Cabral né Jovic, i due sostituti teorici del serbo, hanno fatto flop fin qua, ma pure altrove i rinforzi, come dire, non hanno rinforzato nessuno.
Casse piene, quelle del club, ma un evidente punto morto in quanto a strategie con il presidente Commisso individuato chissà come primo responsabile e quindi bersagliato di fischi dalla piazza. Rimane un campionato da onorare e una Conference League (mantenuta in vita per un pelo) da portare avanti a partire dal doppio confronto col Braga tra il 16 e il 23 febbraio. Ulteriori passi falsi non verranno ammessi dalla tifoseria della Fiorentina, c’è da giurarci. Siamo vicini al capolinea per Commisso? La crisi è conclamata.
La fine dell’era Commisso pic.twitter.com/Y5L78aIive
— Alberto (@Jesuisalbi) January 22, 2023