La Superlega è stata un’idea della Fifa? Questa l’indiscrezione che il New York Times ha lanciato in queste ultime ore, sconvolgendo ancora una volta il mondo del calcio.
Ci sarebbe dunque Gianni Infantino dietro la creazione e l’ideazione della Superlega che tante reazioni ha generato nel corso del mese appena trascorso. Una rivelazione che ha del clamoroso, sopratutto alla luce delle dichiarazioni che la Fifa ha emesso al momento della condanna della Superlega.
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Superlega e Fifa: un duo necessario
Secondo il New York Times però il duo composto da Superlega e Fifa era non solo importante, ma addirittura necessario. In vista della battaglia legale che i club separatisti avrebbero intrapreso contro l’UEFA, il massimo organo calcistico mondiale avrebbe svolto il ruolo di garante per i suddetti club.
Sia in vista delle sanzioni economiche e giudiziarie, sia per le minacce riguardo la possibile esclusione dei calciatori dalle competizioni per nazionali, il legame Fifa-Superlega avrebbe garantito una transizione positiva per i club e per i giocatori che avevano intenzione di lasciare definitivamente l’Uefa.
In cambio, sempre quanto riporta il New York Times grazie a delle fonti certe e molto vicine ai protagonisti della vicenda, i club avrebbero appoggiato la Fifa nel progetto del nuovo mondiale per club, dicendosi favorevoli alla nuova formula e accettando la partecipazione nell’immediato.
Un tale scenario avrebbe di certo messo in difficoltà Ceferin e l’Uefa, ma così non è stato.
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Comunicati e accuse
Dopo la rottura del legame con Andrea Agnelli, Ceferin ha intrapreso un percorso di allentamento anche da Gianni Infantino. Il presidente della Fifa, sebbene si sia detto contrario alla Superlega, avrebbe, secondo il NY Times, iniziato i progetti per la creazione della competizione nel 2019, usufruendo dell’intercessione del Segretario generale Fifa Matias Grafstorm e di un gruppo chiamato A22, di cui però non si sa molto.
“Possiamo solo disapprovare fortemente la creazione della Superlega. Una Superlega che sia un torneo chiuso. Una fuga dalle istituzioni attuali, dai campionati, dalle federazioni, dalla UEFA e dalla FIFA. C’è molto da perdere per il guadagno di pochi. Devono riflettere e devono assumersi la responsabilità.”
Se queste furono le parole con cui Infantino bollò la Superlega dopo aver affiancato Ceferin nelle ore precedenti nel condannare tale progetto, differenti furono le dichiarazioni ufficiali della Fifa:
“Fermamente a favore della solidarietà nel calcio e di un modello di ridistribuzione equo che può aiutare a sviluppare il calcio come sport, in particolare a livello globale.”
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Come si evince dal tono dei due diversi comunicati, l’organo mondiale di organizzazione del calcio mondiale resta vago sul come affrontare la questione Superlega, mentre le dichiarazioni di Infantino ripercorrono la richiesta di una presa di posizione da parte di Ceferin.
Il presidente della Liga
Il New York Times, però, alza un polverone che ha ragione d’essere: personalità di spicco come Florentino Perez, JP Morgan e Andrea Agnelli non avrebbero messo in piedi un progetto simile senza avere delle garanzie di un certo livello.
Per questo l’ipotesi di un coinvolgimento della Fifa – e di Infantino – non è così fantasioso. Tanto che il presidente della Liga Javier Tebas, ha così commentato le frasi di Infantino:
“È lui che sta dietro alla Superlega, e gliel’ho già detto di persona. L’ho già detto e lo ripeto: dietro a tutto questo c’è il presidente della FIFA Gianni Infantino.”
Gli ennesimi dubbi sulla questione Superlega che il New York Times alimenta con un’indiscrezione che agita le acque del calcio internazionale.
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