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Faiq Bolkiah è il calciatore più ricco del mondo. Non che dobbiate conoscere il nome dell’erede al trono del Brunei sia chiaro, ma la sua storia è differente da ciò che ci si potrebbe aspettare da un ricchissimo ragazzo di ventidue anni. 

Faiq Bolkiah: una storia d’amore

É il The Athletic a lanciare una sorta di inchiesta su Faiq Bolkiah: il calciatore più ricco del mondo, oggi, gioca nel Maritimo de Funchal, a casa di Cristiano Ronaldo a Madeira, ma da qualche mese, pare esser sparito dai radar. 

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L’inchiesta del media inglese parte dall’infanzia del piccolo erede al trono del Brunei arrivando fino alla firma con il club portoghese, sottolineando l’umiltà e la dedizione che il ragazzo ha messo nella sua carriera da calciatore. 

“Quando gli chiesi perché stava giocando con noi, mi rispose che lo faceva perché tutti i suoi fratelli e cugini erano a casa a non fare nulla e lui voleva essere diverso. Ama il calcio.”

Così racconta al The Athletic un ex compagno al Leicester del giovane Faiq Bolkiah, Kian Williams, aprendo la narrazione di una carriera ancora in divenire, ma basata su un’umiltà imprevedibile. 

Le giovanili 

Nato a Los Angeles nel maggio 1998, Faiq Bolkiah cresce in Inghilterra alla Thorngrove Prep School in Highclere, appena fuori Newbury, al fianco del cugino Ukasyah con il quale condivide la passione per il calcio. 

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“Sono cresciuto in Inghilterra dove lo sport principale è il calcio. Ho sempre amato lo sport fin da piccolo, e il calcio mi è venuto naturale.” Dirà in un’intervista del 2018 il nostro erede al trono. 

A dieci anni inizia la sua avventura calcistica nella squadra della città dove vive con il cugino, la Woolton Hill Argyle. Le loro qualità convincono il padre di Ukasyah a portarli al AFC Newbury, dove li presenta al manager Paul Morgan. 

“Non vi era dubbio che fossero eredi della famiglia del Brunei, quando arrivarono a Newbury la loro residenza era a Wottom Hill, all’Hotel Hollington House. Lo comprarono e lo convertirono in una casa. Questo però non ha influito su di loro, non erano mai arroganti e potevi scambiarli per ragazzi normalissimi. Quando finivamo le partite il Van nero che li accompagnava arrivava carico di cibo per tutti i loro compagni di squadra, erano educati alla condivisione.” 

Il Southampton e l’Arsenal 

Mentre le loro prestazioni con il Newbury miglioravano, uno scout giunse in città per osservarli più da vicino. Mandato dal Southampton, l’osservate si concentrò sulla totale mancanza di egoismo da parte di Faiq, valutando come il calciatore sapesse dominare il proprio spazio in campo, ma contemporaneamente, riuscisse ad inserire nel gioco anche i compagni. 

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Dal 2009 al 2013 i due giovani giocarono dunque con il Southampton fino a quando vennero acquistati dall’Arsenal. Lì Faiq si affiancò a campioni del calibro di Joe Willock e Maitland Niles, e partecipò alla Lion City Cup del 2013 a Singapore. 

Anche nell’Arsenal molti degli intervistati dal The Athletic parlarono di Faiq come di un calciatore umile, un ragazzo come gli altri che non avresti mai scambiato per un erede di un patrimonio simile. 

“Era un ragazzo coi piedi per terra, molto divertente e velocissimo. Credo il già veloce della squadra, anche se in rosa avevamo ragazzi più talentosi di lui. Si impegnava molto.” 

Il torneo di Singapore 

Nel 2013 arriva il momento di giocare a Singapore e nella gara contro la rappresentativa under-16 casalinga Faiq segna il suo primo gol con la maglia dell’Arsenal. 

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Ala destra molto veloce, Faiq fa notizia in tutto il mondo quando mette a segno il suo primo gol coi Gunners, portando l’Arsenal ad un solo punto dal passaggio del turno del torneo. 

Il Chelsea

Dopo un anno insieme al Reading, le strade di Faiq Bolkiah e del cugino Ukasyah si dividono: il primo viene acquistato dal Chelsea, mentre il secondo finisce al Birmingham City. 

Nelle giovanili del club di Londra Faiq Bolkiah giocherà al fianco di campioni come Ruben Loftus Cheek e Tammy Abraham, continuando ad impegnarsi con dedizione. Nel corso della sua avventura nei blues di Londra fu molto amato dai compagni: intervistati dal The Athletic raccontano come il giovane erede al trono vivesse come loro negli alloggi per calciatori e si allenasse duramente come un qualsiasi altro ragazzo della working class di Londra. 

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Charlie Wakefield, suo grande amico, dirà:

“Avevamo una grande amicizia, tutti sapevamo chi era ma non da lui non lo avresti mai saputo. Era un ragazzo molto umile che si integrò bene con noi. Si impegnava al massimo, quindi eravamo tutti dalla sua parte.” 

SouthEast Asian Game: l’inizio di una tradizione

Gary Koh, uno dei pochi giornalisti a cui fu concessa un’intervista dal giovane Faiq Bolkiah, raccontò di quando si rese conto definitivamente di che tipo di persona era il giovane erede. 

Ai South East Asian Game, nel momento dell’intervista, il giornalista raccontò che erano presenti molte guardie per la protezione del principe, che da diciassettenne era il capitano dell’under 23 del suo paese. 

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Nel corso delle cinque gare del gruppo dei Brunei, Faiq Bolkiah brillò contro la Malesia e contro il Timor Leste al Bishan Stadium, quando davanti al padre il principe Jefri Bolkiah, il ragazzo segnò un calcio di rigore. 

Il giovane Faiq Bolkiah divenne così il primo membro della famiglia reale del Brunei a partecipare ai giochi del SudEst asiatico dopo il principe Al-Muhtadee Billah. Da allora, nella famiglia Bolkiah iniziò una nuova tradizione che portò il padre di Faiq, il Principe Jefri, a vincere l’oro nel Polo, e il cugino Principe Matin a conquistare due medaglie di bronzo nella stesa disciplina nel 2017 e nel 2019. 

L’ennesima testimonianza di uno spirito differente a quanto ci si poteva aspettare.

Il Leicester e la famiglia Srivaddhanaprabha

Nel 2016, l’estate dopo la vittoria titolo di Claudio Ranieri, Faiq Bolkiah viene acquistato dal Leicester della famiglia Srivaddhanaprabha, molto amica dei reggenti del Brunei, con un contratto triennale. 

Questi saranno due anni molto intensi per Faiq che prima giocherà cinque gare nella Youth League con il Leicester Under-23, e poi segnerà il primo gol ufficiale con la sua nazionale contro il Laos, nella sconfitta maturata per 4-3 nella Suzuki Cup del 2016. 

A seguire, nel 2017, incontrerà la Regina Elisabetta insieme alla sua famiglia a Londra, mentre nel 2018, dopo la morte del Chairman del Leicester Vichai Srivaddhanaprabha, vedrà la sua famiglia stringersi attorno al lutto dei patron delle Foxes. 

 

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Sarà il principe Abdul Mateen Bolkiah, insieme al padre di Faiq Bolkiah il principe Jefri, al principe Bahar and alla principessa Azemah Ni’matul Bolkiah a sostenere il successore di Vichai, suo figlio Khun Aiyawatt, e ad assisterlo per il torneo in nome del padre alla fine di quell’anno. 

Il Maritimo 

Dopo essere sparito dai radar per qualche tempo, lo scorso settembre Faiq ha firmato per il Maritimo di Funchal, come si può ampiamente vedere dai suoi profili social. Non ha ancora esordito con i portoghesi, ma i compagni già ne parlano bene: “Ha davvero il desiderio di migliorare, e penso abbia un grande futuro davanti a sé. É qui in Portogallo per avere una reale chance di giocare e siamo contenti sia qui” dice Claudio Winck al The Athletic. 

“Prima di tutto voglio che la mia famiglia sia orgogliosa di me, ogni volta che ho una buona notizia li avviso e ciò che faccio è per il Brunei, voglio che il Brunei sia sulla mappa del calcio. Non è un capriccio, perché per migliorar ci vogliono ore e ore di allenamento, voglio migliorare sempre di più.” 

Così Faiq Bolkiah raccontava al Progresif in un’intervista del 2018. Non resta ora che vederlo in campo con la maglia del Maritimo di Funchal.

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