Steven Gerrard non è più l’allenatore dell’Aston Villa, dopo l’ennesimo brutto risultato. Spieghiamo il declino di uno dei tecnici più promettenti della Premier.
Gli è stata fatale la sconfitta di ieri sera per 3-0 contro il Fulham, ma la panchina di Steven Gerrard era a rischio già da diverse settimane, con il suo Aston Villa sempre più a fondo in Premier League. Attualmente, il club di Birmingham occupa la diciassettesima posizione in classifica: è pari punti con il Wolverhampton terz’ultimo, a più uno sul Leicester City e solo a più tre sul Nottingham Forrest.
È durato meno di un anno sulla panchina dei Villans, dopo essere subentrato a Dean Smith nel novembre 2021, con il club sempre nei bassifondi della classifica. Sembrava essere riuscito a trovare una quadra, Gerrard, e la proprietà aveva deciso di sostenere le sue ambizioni con importanti acquisti in estate, ma la nuova stagione si è subito rivelata più difficile del previsto.
“Capisco e accetto tutto. – ha dichiarato l’ex-centrocampista del Liverpool dopo la sconfitta – Sono un combattente e non smetterò mai e poi mai di lottare. Arrendermi non è nel mio DNA, ma la realtà è che non sono abbastanza bravo per questo club“.
Aston Villa Football Club can confirm that Head Coach Steven Gerrard has left the club with immediate effect.
— Aston Villa (@AVFCOfficial) October 20, 2022
Perché l’Aston Villa ha esonerato Gerrard: i dati
Le sue ultime parole da allenatore dell’Aston Villa lasciano chiaramente intravedere lo sconforto di un tecnico incapace di risollevare la squadra dalle difficoltà in cui è precipitata. E che soprattutto non ha mai trovato un gioco coerente e validi sbocchi offensivi per le sue azioni: i dati mettono in evidenza come i Villans di Gerrard non avessero una brutta difesa, nonostante la batosta di ieri (quattordicesima retroguardia del campionato con 16 gol subiti in 11 partite), mentre il vero problema è la sterilità dell’attacco (7 gol segnati, solo il Wolverhampton ha fatto peggio).
Risultati che, al di là della posizione in classifica, sono inaccettabili per una società che in estate ha speso 70 milioni di euro in nuovi arrivi, tra cui figurano il promettente mediano ex-Marsiglia Boubacar Kamara e il difensore brasiliano ex-Siviglia Diego Carlos, oltre al riscatto di Coutinho dal Barcellona.
Gerrard però ha pagato soprattutto le ultime partite, in cui la sua squadra si è sciolta di fronte alle prime difficoltà, dopo che in precedenza aveva fatto vedere buone cose: il 31 agosto l’Aston Villa perdeva di misura in casa dell’Arsenal, e tre giorni dopo bloccava sul pareggio il Manchester City. Poi, nei match sulla carta più abbordabili e ideali per mettere da parte punti pesanti nella corsa alla salvezza, sono arrivati sì una sul Southampton, ma poi pure due pareggi con Leeds e Nottingham, e infine due sconfitte con Chelsea e Fulham.
Per il 42enne tecnico di Whiston si tratta del primo esonero in carriera: in precedenza, Gerrard aveva guidato le giovanili del Liverpool e poi aveva vissuto tre stagioni e mezza molto convincenti sulla panchina dei Rangers, riportandolo a vincere lo scudetto nel 2021.