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Stamattina è scomparso all’età di 91 anni il compositore Ennio Morricone, dopo che nei giorni scorsi una brutta caduta lo aveva costretto al ricovero in ospedale. Ennio Morricone è stato uno dei musicisti più famosi del mondo, autore di colonne sonore storiche e che hanno fatto la storia del cinema: dagli spaghetti western ai film crime italiani, dalla collaborazione con Tarantino al grande cinema di Hollywood. Premiato con un Oscar per la miglior colonna sonora – per The Hateful Eight – le sue musiche potrebbero essere un accompagnamento perfetto per il calcio.

Ennio Morricone era dichiaratamente un gran tifoso della Roma, e perciò, a posteriori, risulta quasi incomprensibile come non ci sia lui dietro la straordinaria tracklist de Il Gladiatore – anche se Russell Crowe ha espressamente detto di tifare Lazio. In ogni caso, magari per compensare, hanno scelto una sua canzone per celebrare l’addio di Totti alla Roma.

Alcuni epici momenti del calcio potrebbero essere raccontati con le melodie scritte dal compositore romano: d’altronde, il duello portiere-rigorista è forse il topos più western del mondo del calcio.

1- Spagna 1982: Gentile contro Maradona – Un monumento

Uno dei Mondiali più belli di sempre, per gli italiani soprattutto. In quella Spagna così focosa e calda, la tempra del clima era riflessa dai giocatori in campo, di cui due in particolare allo Estadio de Sarrià il 29 giugno, nel match fra Italia e Argentina. Il duello Gentile-Maradona è necessariamente un pezzo di storia del calcio. Perché in ogni campionato e periodo storico si innalzano epici scontri fra rocciosi difensori e attaccanti implacabili, ma quello fra il rustico Gentile e il divino Maradona è passato alla storia dello sport.

Un duello che esaltò le grandi doti di Claudio Gentile e la sua forsennata ricerca in campo di Maradona, seguito ovunque e picchiato, quando necessario. Battaglia forse sarebbe il termine migliore. Ennio Morricone, magari, quando scrisse questo spartito per Django Unchained di Tarantino, da buon italiano appassionato di calcio, potrebbe aver pensato proprio a Gentile per nominare quella che poi sarebbe divenuta Un momento. Una canzone che trasmette rispetto di fronte a una certa solennità, e in quel 29 giungo, il mondo attribuì alla prestazione di Gentile tutto il suo rispetto.

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2- Cristiano Doni – Indagine su un cittadino al di sopra di ogni rispetto

Per la regia di Indagine su un cittadino al di là di ogni sospetto, Elio Petri vinse il premio Oscar nel 1971. Uno straordinario Gian Maria Volonté interpretò un ispettore di polizia a cui nulla si poteva dire, salvo poi scoprire essere un brutale omicida. Ennio Morricone curò la copertura sonora della pellicola, scrivendo una delle tracce più tetre e irrequiete della storia del cinema.

Quarant’anni dopo, nel 2011, la polizia inaugura l’indagine nazionale Last Bet sul mondo del calcio, e l’accusato numero uno, il colpevole più importante, è il capitano dell’Atalanta Cristiano Doni. Come è possibile che un capitano esemplare, bravo in campo, capace di gol straordinari e simbolo di una squadra di provincia venga accusato e squalificato per 3 anni? Doni era stato accusato di associazione a delinquere per scommesse su partite del campionato italiano, e dopo una squalifica che aveva raggiunto i cinque anni e sei mesi, il giocatore (più altri 25 di ulteriori 103 persone accusate) è stato assolto per mancanza di prove.

Come hanno fatto ad indagare su un così rispettabile calciatore? In ogni caso, il calcioscommesse del 2011 è stata una mannaia abbastanza travolgente per il calcio italiano, ovviamente non ai livelli scandalosi di Calciopoli, ma comunque capace di segnare un periodo piuttosto tetro del pallone in Italia.

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3- Leicester campione – Gabriel’s Oboe

Il calcio iperglobalizzato, post ideologico, commercializzato e pecunioso, il Leicester che vinse la Premier League nel 2016 è stato un colpo di frusta alla retorica dei soldi. Claudio Ranieri e Jamie Vardy arrivarono primi con una squadra di provincia, sorprendendo il mondo intero e gli avversari in primis – e per avversari si intendono: Arsenal, City, United, Chelsea, non certo i soliti delle Foxes.

Il punto più alto della carriera di Claudio Ranieri è paragonabile anche al picco raggiunto da Morricone con la candidatura all’Oscar per la miglior colonna sonora: quello del 1987 per The Mission, film con Jeremy Irons e Robert De Niro. Fra gli anni Settanta e gli Ottanta Morricone raggiunse l’apice poetico della sua produzione, e fra Hollywood e Roma, era diventato a tutti gli effetti un maestro.

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4 – L’addio di Van Basten – C’era una volta in America

Il Cigno di Utrecht, Marco Van Basten, diede l’addio al calcio al termine della stagione 1994-95, annunciando definitivamente il suo ritiro il 17 giugno 1995, a trent’anni. Uno dei calciatori più eleganti, talentuosi e perfetti della storia del calcio lasciò un buco dopo il suo addio, e oltre a rendersene conto i tifosi del Milan, fu un lutto che colpì gli sportivi in generale. Dai media sportivi e non, il ritiro di Van Basten è stato celebrato quasi fosse una morte, ed effettivamente, ci fu da aspettare diversi anni prima che al Milan tornasse un giocatore con questa poetica calcistica, forse paragonabile solo agli attuali Messi e Ronaldo.

Morricone incise un altro pezzo di storia nel 1984, scrivendo la colonna sonora di C’era una volta in America, di Sergio Leone. Quel film divenne un capitolo di storia del cinema, e Morricone ne fu protagonista tanto quanto De Niro in scena. Forse, per ricordare il dolore e dell’addio al calcio del genio di Van Basten, la traccia della scena del Cantico dei Canti del film di Leone è il miglior commiato musicale.

5 – Leo Messi – L’estasi dell’oro

Se i premi e le candidature all’Oscar Ennio Morricone li ha raggiunti grazie ad Hollywood, è con Sergio Leone che tuttavia ha ottenuto maggior prestigio artistico. Il suo nome infatti è incollato per forza anche al cineasta romano, firma di alcuni dei più importanti capolavori del cinema, resi ancora più epici dalle interpretazioni Clint Eastwood. Tutto quello che, insomma, è noto come “Spaghetti Western”.

L’estasi dell’oro è la traccia più celebre di Morricone insieme a Il buono, il brutto e il cattivo, entrambe scritte per l’omonimo film Il buono, il brutto e il cattivo del 1966. Vista la sua carica trombale e l’energia sontuosa che ne esce, L’estasi dell’oro non può non essere la canzone più amena per rappresentare musicalmente il calciatore più epico di questo periodo storico del calcio: Leo Messi.

Quando Messi prende palla largo all’altezza della trequarti, all’incirca, e iniziano ad arrivare giocatori avversari, è esattamente paragonabile a quel climax di toni all’inizio della canzone. Poi, con epica maestria, inizia a saltarli tutti, facendoli fuori come i proiettili di Clint Eastwood, e la solennità degli acuti del soprano sono proprio quella magnificenza che si compone dopo il gol, sicuramente arrivato con un colpo di maestria.

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