In Brasile oggi si vota, e il calcio giocherà un ruolo fondamentale in queste elezioni: tanti giocatori hanno infatti preso posizione per Lula e per Bolsonaro.
Un voto importante e molto discusso: da un lato Jair Bolsonaro, Presidente in carica eletto nel 2018 e molto criticato, considerato il Trump del Brasile; e dall’altra Lula da Silva, esponente della sinista e già Presidente tra il 2003 e il 2011, poi reso incandidabile a causa di un processo e infine assolto e tornato a correre per la carica.
In Brasile, notoriamente, non succede nulla che non sia in qualche modo legato al calcio, e la politica non fa eccezione. Soprattutto perché proprio Bolsonaro costruì il suo successo del 2018 sul supporto di tanti noti calciatori (Ronaldinho, Kakà, Felipe Melo), e per tutta la sua presidenza non ha mancato di farsi ritrarre in occasioni pubbliche indossando le maglie sportive più disparate, come quella del Santos o quella del Palmeiras.
Nel percorso di avvicinamento a queste elezioni, tanti giocatori ed ex-giocatori hanno preso posizione, lanciando veri e propri messaggi propagandistici a favore dei due candidati. Vediamo chi si è schierato con chi.
Elezioni in Brasile 2022: i calciatori con Bolsonaro
Il più discusso di tutti è senza dubbio Neymar, che il 30 settembre ha realizzato un video in cui balla sulle note di una canzone che invita a votare per Bolsonaro, indicando il numero 22, quello dellalista dell’attuale presidente. Molto discusso, si diceva, perché Bolsonaro è noto per le sue posizioni razziste, mentre Neymar ha spesso parlato contro il razzismo: l’ultima volta solo una settimana fa, difendendo Vinicius Jr. dalle offese della tv spagnola. Probabilmente, O Ney deve sdebitarsi con il Presidente che ha fermato le indagini del fisco su di lui, dopo che si era parlato di evasione per circa 35 milioni.
Tra i pro-Bolsonaro c’è ovviamente l’ex-Fiorentina, Juventus e Inter Felipe Melo, vero e proprio alleato calcistico del candidato di destra fin dagli inizi della sua ascesa politica. Negli scorsi giorni, il mediano oggi al Palmeiras ha diffuso un video assieme alla nonna, ai genitori e al figlio in cui invitava a rivotare il Presidente, “perché rappresenta Dio, Patria, Famiglia e Libertà!”.
È arrivato anche il sostegno di Robinho, ex-attaccante di Real Madrid e Milan, che su Instagram ha pubblicato una sua vecchia in cui con le mani indicava due volte il 2 (cioè 22, il numero della lista di Bolsonaro). Anche qui ci sarebbe un motivo personale: lo scorso gennaio, Robinho è stato condannato in Italia per uno stupro avvenuto nel 2013, ma attualmente il Brasile sta negando l’estradizione, e lui può restare tranquillamente in libertà nel proprio Paese.
Fa rumore anche l’appoggio di Romario, campione del mondo nel 1994 e da tempo politico di rilievo in Brasile. È deputato dal 2010, inizialmente per il Partito Socialista, che appoggiava quello di Lula, e più di recente è passato ad appoggiare Bolsonaro, che gli ha permesso di essere nominato vice presidente del Senato.
Elezioni in Brasile 2022: i calciatori con Lula
Capofila della sinistra del calcio verdeoro c’è innanzitutto il direttore sportivo del Lione Juninho Pernambucano, che già nel 2018 era stato molto critico verso i colleghi che supportavano Bolsonaro. Il 30 gennaio, nel giorno del suo 47° compleanno, ha messo sui social una foto con indosso la maglietta della campagna di Lula del 2022, poche settimane fa ha fatto un video promozionale per il candidato.
Negli scorsi giorni. anche l’ex-allenatore della Seleção e del Real Madrid Vanderlei Luxemburgo ha dato il suo sostegno alla sinistra, facendosi ritrarre accanto a un cartonato di Lula e facendo con le dita il simbolo della “L”, uno di quelli usati dai sostenitori dell’ex-Presidente durante questa campagna.
Un altro dei simboli dei sostenitori di Lula è il 13, il numero della lista che lo sostiene, che si oppone quindi al 22 di Bolsonaro. E proprio questo numero ha usato su Twitter Paulinho, 22enne ala del Bayer Leverkusen e della Nazionale, in riferimento alle elezioni in Brasile. Il collega Reinier, del Girona, ha risposto contrariato, e Pualinho ha replicato con una citazione di Juninho Pernambucano: “Mi disgusta vedere un giocatore o un ex-giocatore di destra. Noi veniamo dal basso, dal popolo”.
Uno dei messaggi pro-Lula più forti, alle porte di queste elezioni in Brasile, è arrivato da Raí, ex-centrocampista del San Paolo e del PSG, nonché campione del mondo nel 1994: “Voto Lula perché amo la vita, perché rispetto la vita, perché rispetto tutti i colori. Voto Lula perché sono antirazzista e antifascista”. Una posizione che non ha stupito nessuno: Raí è il fratello minore di Socrates, centrocampista del Brasile del 1982 celebre per le sue posizioni di estrema sinistra.