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L’Eintracht Francoforte potrebbe centrare una clamorosa qualificazione alla prossima Champions League. Il merito va ascritto ad Adi hutter, tecnico austriaco che lascerà al termine della stagione

Le ultime settimane di Adi Hutter sono state molto movimentate: dopo il terremoto nella dirigenza dell’Eintracht, che ha portato alla dimissioni tutto l’attuale management, anche il tecnico austriaco ha comunicato alla società che dalla prossima stagione proseguirà la propria carriera professionale da un’altra parte.

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Infatti, il Borussia Dortmund ha scelto lui per il post Terzic, allenatore sedutosi a interim sulla panchina dei gialloneri dopo l’allontanamento di Favre. Così Hutter si è ritrovato a gestire una situazione molto delicata: da una parte l’annuncio dell’addio ai bianconeri con conseguenti reazioni della piazza, dall’altra ovviamente una corsa alla qualificazione in Champions League che non ammette pause.

Eintracht, missione Champions League

Hutter ci terrebbe molto a lasciare Francoforte e l’Eintracht regalando al suo successore la fase a gruppi di Champions League, obiettivo che dipende solo dalle Aquile visto l’attuale quarto posto in classifica con sole tre partite da giocare. Il calendario sorride al club con sede sulle rive del Meno, che affronterà alcuni impegni contro squadre dal destino già segnato.

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Ma, a proposito di destino, è curioso notare come la prima inseguitrice dell’Eintracht sia proprio il Borussia Dortmund, di recente molto più agguerrito. Cosa succederà? Da una parte c’è la possibilità che Hutter viva un vero e proprio paradosso, perché se qualifica la sua squadra in Champions probabilmente, a farne le spesa, sarà la società che dovrà allenare a partire da luglio: “A queste cose non penso”, ha dichiarato. Ma sarà vero?

Bilancio positivo

Arrivato all’Eintracht nell’estate del 2018, Hutter ha fatto compiere alla squadra un vero e proprio salto di qualità, migliorando i risultati del suo predecessore Niko Kovac, battendolo peraltro al primo incrocio stagionale ufficiale nella finale di Supercoppa di Germania. Da lì è cominciata un’annata positiva, culminata a un passo dalla finale di Europa League – Eintracht fuori nei 180 minuti contro il Chelsea – e fuori dalla zona Champions per una manciata di punti.

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In tre stagioni Hutter ha centrato due volte l’Europa, valorizzando oltre modo alcuni calciatori che ora valgono un sacco di soldi e, giocoforza, faranno le fortune della nuova dirigenza bianconera. Se due anni fa sotto la sua guida erano esplosi Sebastien Haller e Luka Jovic, quest’anno l’Eintracht non solo ha riaccolto il figliol prodigo serbo, ma ha rimesso assieme i pezzi di un André Silva uscito devastato dall’esperienza milanista.

Com’è andata con gli scontri diretti

Unico mezzo neo, per l’Eintracht, è quello legato agli scontri diretti: nell’ultimo periodo Jovic e compagni hanno battuto a domicilio il Borussia Dortmund, ma hanno anche perso male contro Bayer Leverkusen e Borussia-MG. Riavvolgendo il nastro, vanno registrati un pari con il Lipsia, una vittoria di misura (abbastanza fortunosa) contro il Bayern che, all’andata, aveva seppellito la squadra di Hutter per 5-0.

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Ma, in generale, il cammino dell’Eintracht sta andando contro ogni pronostico e, classifica alla mano, non è detto che anche il Wolfsburg non possa essere nuovamente coinvolto nella volata finale. In ogni caso, guardando avanti, la società non potrà permettersi di sbagliare, parallelamente al progetto di restyling societario, la scelta del post Hutter, perché da questa scelta dipenderanno molte delle sorti future della squadra.

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