Lui brucia le tappe, il Real Madrid lo vuole ma deve soddisfare le enormi pretese del Rennes: alla scoperta di Eduardo Camavinga
Nonostante le dichiarazioni di facciata e la crisi che, inevitabilmente, investirà l’economia mondiale nei prossimi mesi, la sessione di calciomercato che verrà si preannuncia ricca di colpi a effetto. Questo perché, come ha anche detto di recente il ds della Juventus Paratici, ci si dovrà ingegnare, infittendo oltremodo le carreggiate degli scambi e dei prestiti.
Non tutti però seguiranno questa strada: il Real Madrid, per esempio, ha a disposizione un bel gruzzoletto per portarsi a casa i tasselli necessari per tornare a dominare in Europa nei prossimi anni. L’operazione di restyling è cominciata con gli arrivi di Federico Valverde, Vinicius Junior, Rodrygo e Reinier, continuerà con i rientri alla base di Sergio Reguilon e Martin Odegaard, ma la ciliegina sulla torta risponde al nome di Eduardo Camavinga.
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L’ascesa di Camavinga, il talento che ha stregato il Real Madrid
Quando si parla di Camavinga si va a toccare uno dei profili più interessanti degli ultimi due anni, capace di dominare in lungo e in largo, non solo all’interno dei confini francesi. Anzi, paradossalmente il 18enne di origini angolane ha stupito tutti per l’autorità con la quale si è approcciato alla vetrina internazionale, in questo caso rappresentata dall’Europa League. Camavinga, nonostante l’età , è infatti la pietra angolare del progetto tecnico di Julien Stephan, nipote del celebre Guy ma soprattutto allenatore del Rennes. La squadra bretone, quando il governo di Parigi ha decretato lo stop definitivo alla Ligue 1, si è ritrovata terza in classifica, e quindi qualificata al terzo turno preliminare di Champions League.
Un traguardo storico, quello tagliato dai rossoneri, con il talento di Miconje centrale nella mediana disegnata appositamente attorno a lui. Il suo stile di gioco efficace e autoritario non è passato ovviamente inosservato, tanto che il Real Madrid lo avrebbe individuato come grande colpo per il centrocampo del futuro, mettendolo nelle gerarchie di scelta addirittura davanti a Donny van de Beek e Paul Pogba. Il costo? Secondo Transfermarkt il valore del giocatore oscillerebbe tra i 37.5 e i 42 milioni di euro. In realtà il Rennes, dopo aver chiesto 100 milioni tondi tondi nell’era pre lockdown, è sceso con le pretese, ma la sensazione è che comunque, per portarselo a casa, ce ne vorranno almeno 60.
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Chi è Camavinga, l’astro nascente del Rennes
La storia di Camavinga merita di essere ricostruita pezzo dopo pezzo. Nato nel 2002 in Angola da genitori congolesi, rifugiatisi nell’ex colonia portoghese grazie all’asilo politico, all’età di 2 anni si è spostato in Francia lasciando, di fatto, il continente che lo ha visto venire al mondo. Il suo legame con il paese transalpino, infatti, è fortissimo, tanto dal non aver mai avuto dubbi nel rappresentare la Francia in tutte le selezioni giovanili. Attualmente gioca, ovviamente sotto età , nell’under 20 dei Galletti, dove si è già ritagliato un ruolo da protagonista.
Dopo aver iniziato a fare in sport in palestra, visto l’amore maturato per le arti marziali e il judo, a 9 anni viene notato da un dirigente del piccolo Fougeres, che lo ha convinto ad accettare l’offerta promettendogli, in cambio, cibo e vestiti. Ai tempi la famiglia Camavinga non se la passava affatto bene, ma nessuno poteva immaginarsi che, di lì a poco, la carriera del giovane Eduardo avrebbe intrapreso la strada del successo. Dopo un paio di campionati con la maglia del Fougeres, una delle filiali del Rennes in terra bretone, Camavinga saluta i suoi amici e fa il salto in alto verso la squadra simbolo della regione. Da lì in poi l’escalation sarà continua, ma soprattutto talmente rapida che, già nel 2018, al baby prodigio angolano viene fatto firmare il primo contratto da professionista.
A 16 anni esordisce in Ligue 1, mette insieme qualche gettone di presenza e si prepara alla stagione 2019/20, quando Stephan decide di piazzarlo in mezzo al campo concedendogli parecchie libertà : “Appena l’ho visto ho capito il suo potenziale immenso”, ha dichiarato l’allenatore in un’intervista, aggiungendo che – secondo lui – giocare ancora un anno al Rennes potrebbe giovare prima di tutto alla sua maturazione. Con i rossoneri, Camavinga ha già messo insieme 43 presenze, diventando il calciatore più giovane a esordire in uno dei cinque top campionati d’Europa. Da un paio di anni è anche testimonial Nike, che lo ha blindato con un contratto pluriennale facendone uno dei suoi testimonial di punta.
Camavinga, caratteristiche tecniche
Ma che tipologia di calciatore è Camavinga? Per capirlo in pieno bisogna partire da una dichiarazione di qualche anno fa, pronunciata da un suo allenatore delle giovanili del Rennes: “Un talento naturale: quando vincevamo lo spostavamo in mezzo alla difesa, quando perdevamo più di una volta l’abbiamo messo in attacco”. Ecco, il classe 2002 dei bretoni è un profilo simil universale. A centrocampo può disimpegnarsi tranquillamente in qualsiasi zona centrale, a partire dal ruolo delicato di mediano schierato a schermo davanti alla difesa.
Le statistiche però confermano la sua efficacia nella metà campo avversaria: secondo i dati raccolti da WhoScored, Camavinga effettua 39 passaggi di media a partita con l’87.7% di precisione, 2.7 passaggi lunghi in novanta minuti, 2 contrasti medi (primo del Rennes), 1.4 intercetti e soprattutto 1.9 dribbling di media a partita.
Numeri importanti che lo rendono un profilo unico sia nel 4-2-3-1 (dove gioca alla destra di Nzonzi) che nel 4-3-3, modulo nel quale ricopre il ruolo di interno destro. Deve ancora maturare un po’ in fase di rifinitura e in quella di realizzazione, ma va anche detto che l’unica rete segnata nel professionismo fino ad oggi è stata pesantissima.
Il gol è infatti stato realizzato in casa del Lione, nel match che di fatto ha tagliato fuori la squadra di Rudi Garcia dalla corsa alla Champions League. L’azione che lo porta a sentenziare Lopes ne tratteggia fedelmente tutti i punti di forza: Camavinga parte senza palla da posizione difensiva, praticamente in mezzo ai centrali, e in pochi secondi percorre circa sessanta metri di campo andando a proporsi al limite dell’area avversaria, dove riceve palla e salta come birilli almeno un paio di avversari.
La sua verticalità lo rende imprevedibile, la sua intelligenza tattica lo porta a sbagliare poche scelte di gioco, detta ritmi e usa entrambi i piedi. Il ‘rischio’ di essere di fronte a un potenziale fenomeno è molto forte: a soli 18 anni, Camavinga è pronto a prendersi il Real Madrid.