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Dzeko e Lautaro Martinez sono da tempo accusato di non essere una coppia d’attacco particolarmente bene assortita, ma sarà davvero così? Vediamo i numeri.

I rimpianti per Lukaku sono duri da mandar via, anche perché la coppia composta da Edin Dzeko e Lautaro Martinez non sembra avere la stessa intesa ed efficacia di quella che vedeva l’argentino accanto al belga, come nelle ultime due stagioni.

La prestazione di venerdì sera ha forse aiutato a smentire un po’ questa teoria – tripletta dell’argentino, doppietta del bosniaco – ma non va dimenticato che era pur sempre contro la Salernitana ultima in classifica. Prima di ieri, Dzeko mancava il gol dal 12 febbraio contro il Napoli, mentre Martinez addirittura dal 12gennaio contro la Juventus su rigore.

Dzeko e Lautaro, una coppia che funziona: sì o no?

La sensazione di molti tifosi interisti è il loro attuale attacco titolare meriti di essere rinforzato appena possibile (magari con Scamacca), per poter essere realmente efficace in Italia e all’estero. La crisi delle ultime giornate influenza sicuramente il giudizio sulle due punte nerazzurre, ma i numeri sembrano raccontare una storia diversa.

Analizzando i dati a nostra disposizione, si scopre infatti che l’intesa tra Dzeko e Lautaro Martinez è molto migliore di quanto non sembrerebbe, a livello realizzativo. Il bosniaco, ad esempio, ha segnato 11 dei suoi 16 gol stagionali con il compagno al proprio fianco, e gli ha anche servito 2 degli 8 assist realizzati fin qui. Dal punto di vista delle reti, Dzeko ha messo a segno il 69% del suo bottino fin qui giocando assieme al Toro.

Una percentuale simile a quella a parti invertite: il 67% dei gol di Martinez in questa stagione sono stati realizzati con Dzeko in campo, ovvero sia 10 su 15. La differenza è maggiore se guardiamo gli assist, perché se il bosniaco ha mandato due volti in gol in compagno, Lautaro non ha mai restituito il favore.

Ma questa particolarità si spiega con i nuovi compiti degli attaccanti interisti agli ordini di Simone Inzaghi, con l’argentino che oggi è molto più finalizzatore che con Lukaku (come dimostra il calo generale degli assist: un anno fa, di questi tempi, era a quota 8, mentre ora sono appena 2). Nel gioco dell’Inter di Inzaghi, la responsabilità di servire i passaggi decisivi, da quello che vediamo, si è spostata sui centrocampisti, con Barella e Calhanoglu che hanno fatto rispettivamente 9 e 8 assist.

Non va dimenticato che l’Inter è la squadra con il miglior attacco della Serie A, e l’unica, assieme a Verona e Sassuolo, con ben due giocatori nei primi dieci posti della classifica marcatori del campionato italiano. I neroverdi si fermano a 20 gol complessivi tra Berardi e Scamacca, mentre gli scaligeri arrivano a 25 grazie a Simeone e Barak; Dzeko e Lautaro assieme, invece, vantano in totale 26 gol.

Insomma, parlare di una coppia che non funziona è decisamente esagerato. Il bosniaco e l’argentino si integrano in maniera di sicuro diversa rispetto a come quest’ultimo faceva con Lukaku, ma a essere cambiata è anche l’impostazione tattica della squadra. La recente crisi, che pare spazzata via dalla goleada inflitta alla Salernitana, è stata un momento di calco non solo dei due attaccanti, ma dell’interasquadra nerazzurra.

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