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Paulo Dybala e la Juventus: una storia d’amore che da qualche tempo ha visto il proprio motore ingolfarsi fino al punto di rischiare di fermarsi. Ecco perché ora la Joya potrebbe diventare un’importante pedina nel prossimo mercato.

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Già nella scorsa estate si parlava di un imminente addio di Dybala: il giocatore, agli albori del mese di agosto 2019, aveva video registrato un saluto per i propri tifosi, annunciando la sua partenza in direzione Londra.

62 milioni offerti dal Tottenham e una Juventus felice avrebbero chiuso l’avventura dell’argentino a Torino, regalando ai bianconeri la possibilità dell’acquisto di Romelu Lukaku, poi divenuto colonna portante dell’Inter di Conte, con buona pace dei propositi di diventare capitano dopo Del Piero. 

Il trasferimento al Tottenham saltò per delle tempistiche: il mercato in Inghilterra finiva presto – l’otto agosto per l’esattezza – e Dybala non era troppo convinto della destinazione. Risultato? Non se ne fece nulla, e Dybala restò in Italia alla corte di Maurizio Sarri, diventando MVP della Serie A con 11 gol e 11 assiste nelle 33 partite giocate in campionato. 

Cos’è cambiato? 

Ma oggi cosa può essere cambiato per vedere Dybala quasi come un peso da parte della società bianconera? Innanzitutto le prestazioni dell’argentino sono andate scemando per quantità e qualità dalla fine del luglio scorso. Dopo essere guarito dal Covid, Dybala è tornato in grande spolvero ma alla fine dell’estate non è più riuscito a trovare continuità. 

Gastroenterite prima, un infortunio dopo, ne hanno condizionato la presenza in campo e il posto in squadra, insidiato da un Morata capace di cannibalizzare il reparto offensivo anche in assenza di CR7. 

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Proprio il rapporto – squisitamente tattico – con Cristiano ronaldo, è al centro del contendere fin dall’arrivo del portoghese. Dybala ha giocato la sua miglior stagione in bianconero nel 2017/2018, quando riuscì a segnare 26 reti e 7 assist in 46 presenze. Allora si arrivò al culmine dell’esperienza di Dybala in bianconero, dopo tre stagioni di ambientamento in cui comunque aveva timbrato il cartellino 19 e 23 volte in stagione. 

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Dall’arrivo di Ronaldo però, la centralità nel progetto di Dybala è cambiata, così come la luce sotto quale la dirigenza ha iniziato a guardarlo. I 30 milioni che il portoghese guadagna all’anno sono più del triplo di quelli guadagnati da Dybala che, seppure continui a dirsi insofferente a coloro che parlano di soldi in un rapporto d’amore come quello esistente tra lui e la Juventus, pesano a dismisura. 

Dichiarazioni al vetriolo

La soluzione è presto detta: Dybala ha un contratto con la Juventus fino a 30 giugno 2022 e la Juventus non sembra intenzionata a concedergli un ingaggio monstre, che si allineerebbe con ciò che Dybala pensa di sé stesso all’interno del club. 

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Con l’arrivo di Morata inoltre, le gerarchie in attacco sono cambiate, e Agnelli in persona è arrivato a pronunciarsi riguardo il rinnovo che oggi sembra molto lontano. 

“Sul contratto si è detto tanto, molte cose false: tanta gente parla di cose che non esistono, il mio procuratore è stato a Torino per tanto tempo ma nessuno l’ha chiamato. Quando sento di soldi e cifre mi dispiace: sono cose inventate di cui io non parlo mai”

Dichiarazioni queste arrivate appena dopo la prima rete stagionale in Serie A messa a referto contro il Genoa. Dybala vorrebbe restare, ma a condizione che il progetto ruoti, anche, intorno a lui. Questo alla Juventus sembrano non considerarlo come prioritario, tant’è che Agnelli stesso si è accodato a Paratici dicendo “Dybala non è nella top-5 mondiale e lo sa, per questo l’ingaggio che gli abbiamo proposto è da top 20, ma non superiore.”

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Altre dichiarazioni scottanti, che di certo non aiutano a sbrogliare la matassa di una relazione complicata tra i bianconeri e l’asso argentino. 

Dybala in partenza

Arriviamo così alle possibilità che si aprono davanti all’argentino dopo un inizio di stagione così tormentato e a diciotto mesi dalla scadenza del contratto.

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La prima è sicuramente quella di rimanere, continuare ad abbracciare Pirlo dopo ogni gol e caricarsi sulle spalle la responsabilità di ottenere il rinnovo alle cifre richieste. Qualora dovesse ripetere la stagione dello scorso anno Agnelli sarebbe di certo più propenso a considerare le richieste progettuali del suo numero dieci. 

Quella che invece vogliamo analizzare è la possibilità di partire, all’estero o in Italia (con destinazioni attualmente non pervenute) con la Juventus gongolante pronta a ricavare una pesante plusvalenza (il valore di mercato di Dybala è di 80 milioni, il suo costo d’acquisto fu, all’epoca, di circa 20) e investire così su un grande giocatore da affiancare a Ronaldo negli ultimi anni di carriera bianconera. 

Interessamenti concreti?

In Premier League è noto l’interesse di Manchester United – dove, Raiola permettendo, troverebbe Pogba – e del Tottenham, con questi ultimi defilati dopo l’arrivo di Mourinho, che prediligerebbe un’altra tipologia di giocatore. 

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La suggestione Barcellona poi resta di certo alla finestra, con Messi in partenza e Dybala pronto ad ereditarne ruolo e influenza al centro del Camp Nou. Resta una soluzione di difficile attuazione però, e nessun segnale arriva da Barcellona in questo momento complicato per i blaugrana. 

In Italia ci sarebbero poi Inter – che lo avrebbe volentieri accolto al posto di Icardi – e Milan, la cui infatuazione per l’argentino risale ai tempi di Palermo. Ipotesi però non concrete, nient’altro che abboccamenti che oggi non combaciano con la realtà dei fatti. 

Juventus nel futuro

Quello che è certo però, è che la Juventus non starebbe con le mani in mano. La possibile vendita di Dybala potrebbe consistenti fondi nelle casse bianconere che, forti della presenza di un catalizzatore come Cristiano Ronaldo, potrebbero sedersi al tavolo delle grandi per concorrere all’acquisto di un top player di livello assoluto. 

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I nomi, da Mbappé ad Haaland, passando per Pogba, possono essere molteplici e in questo momento nemmeno veritieri. Ciò che preme sottolineare però, è che il rapporto Dybala-Juventus è oggi ai minimi storici – o almeno così pare – e la distanza tra domanda e offerta, unita ai diciotto mesi che separano dalla fine del contratto che li lega vicendevolmente, rappresenta un segnale importante. 

La Juventus non starà a guardare, mentre Dybala sembra essere tornato a segnare, finalmente. 

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