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La Supercoppa italiana 2022 torna a essere giocata in Arabia Saudita, questa volta all’interno dello stadio internazionale Re Fahd di Riad. Scopriamo l’impianto.

Dopo due anni in Italia, si torna in Arabia Saudita. A causa della pandemia, infatti, le ultime due edizioni della Supercoppa italiana si sono disputate prima al Mapei Stadium di Reggio Emilia (2020) e poi a San Siro (2021), mentre ora è finalmente stato possibile tornare nella sede originale designata per la competizione. Infatti, dopo la firma di un accordo col governo saudita nel 2018, erano previste tre edizioni della Supercoppa italiana nel paese arabo, ma se n’era disputate dolo due.

Questa, che ufficialmente è l’edizione del 2022 (anche se si gioca il 18 gennaio 2023), sarà quindi l’ultima ospitata in Arabia Saudita secondo l’accordo originale, che però molto probabilmente verrà rinnovato. Nei due precedenti casi si era giocato a Gedda (2018), nello stadio davanti alle oltre 61.000 persone dello stadio Città dello sport Re Abd Allah, e poi nella capitale Riad (2019), davanti agli oltre 23.000 spettatori dello stadio dell’Università Re Sa’ud.

Supercoppa italiana 2022: lo stadio internazionale Re Fahd

Per il 2022 si torna a Riad, ma in un nuovo impianto, lo stadio internazionale Re Fahd, che con i suoi quasi 69.000 posti è il più grande stadio dell’Arabia Saudita. Porta il nome del Re Fahd, al potere dal 1982 fino alla morte avvenuta nel 2005, riconosciuto come un sovrano molto importante per la storia saudita per aver avviato un progetto d’industrializzazione nel paese, importanti riforme legislative, e anche per il suo sostegno al calcio. Nel 1992, infatti, sostenne la creazione di un torneo per squadre nazionali che portava il suo nome (la Coppa Re Fahd), che sarebbe poi stata riconosciuta come prima edizione della Confederations Cup.

Nel 1983, fu sempre lui ad approvare i lavori per la costruzione di questo stadio, situato a nord-est di Riad e terminato nel 1987 per un costo di circa 510 milioni di dollari. Lo stadio internazionale Re Fahd era stato pensato inizialmente come sede degli incontri principali del Mondiale U20 del 1989, che si tenne in Arabia Saudita: qui si giocò infatti la finale, in cui il Portogallo sconfisse la Nigeria.

Prima della Supercoppa italiana 2022, lo stadio internazionale Re Fahd ha già ospitato molti importanti eventi, tra cui concerti di star come i BTS e David Guetta, un evento di wrestling della WWE e, nel 2017, le celebrazioni per l’87° anniversario della fondazione del Regno dell’Arabia Saudita. Limitandoci al calcio, qui si sono tenute tutte le tre partite della Supercoppa spagnola del gennaio 2022, ed è generalmente lo stadio che ospita gli incontri principali della nazionale. Per quanto riguarda i club, qui giocano be tre società di Riad: l’Al-Shabab di Ever Banega, l’Al Hilal di Odion Ighalo e l’Al Nassr di Cristiano Ronaldo.

L’architetto che ha firmato il progetto è Michael KC Cheah, e la struttura dello stadio internazionale Re Fahd è di forma circolare, con un diametro di 247 metri e 24 colonne a sorreggere la tensostruttura di grandi vele bianche, uno dei tratti caratteristici dell’impianto. Questa struttura “a tenda” consente di mantenere un clima mite all’interno dello stadio per tutto il pubblico, nonostante il caldo del deserto saudita. All’interno, l’impianto prevede anche un balcone reale, da cui i monarchi sauditi possono assistere alle partite.

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