Quarantasei milioni, dieci goal e ventuno assist: questo il Douglas Costa che alla Juventus ha fatto bene ma non benissimo vincendo tre scudetti, una coppa Italia e una super coppa, rimanendo però ai box per più di trecento giorni.
L’ultimo infortunio in ordine cronologico ha fatto terminare l’annata dell’esterno brasiliano anzitempo con il quarto guaio muscolare nella stagione 2019/2020 che ha portato a ottantadue il conto dei giorni di assenza dal campo verde da parte di Douglas che oggi si trova ad un bivio esistenziale.
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Douglas Costa, Instagram e il futuro
Dopo averla giocata con lo Shaktar in Ucraina e sfiorata con il Bayern Monaco in Germania, la Champions League è oggi il desiderio di Douglas Costa e di tutta la Juventus. Usciti con il Lione mentre Douglas guardava dagli spalti dedicati ai giocatori infortunati, i bianconeri hanno messo in atto una rivoluzione che potrebbe coinvolgere anche l’esterno brasiliano: l’ennesimo fallimento europeo ha portato all’esonero di Maurizio Sarri che, condito anche da indizi social di particolare rilievo, vedrà la partenza di alcuni giocatori.
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Douglas Costa potrebbe essere tra questi visto il rendimento altalenante e la fragile condizione fisica, nonostante le parole con le quali ha scelto di concludere un annata composta da soli tre goal e sette assist parlino di ambizioni bianconere futuribili.
“[…] Siamo campioni d’Italia per la nona volta consecutiva ma ieri è stata una dura sconfitta, perché quella Coppa la volevamo, e la vogliamo a tutti i costi! Siamo La Juve! Su la testa e iniziamo a lavorare per la prossima stagione! Solo insieme possiamo raggiungere ciò che ciascuno di noi cerca di raggiungere!”
Statistiche e cartellino: Douglas in numeri
Sessantaquattro goal in carriera, sessantasette se si aggiungono i tre segnati con la Seleçao, messi a referto in sessantadue gare (57 vittorie, 4 sconfitte, un solo pareggio) nelle quali le sue squadre hanno una media di 2,77 punti. Diciannove i goal vittoria, alcuni decisivi come quelli messi a segno contro l’Olympiacos o il Lokomotiv in Champions con le maglie di Bayern e Juventus, altri invece testimonianze del primo giro di giostra della squadra, come quelli segnati contro Milan e Arsenal in partite fondamentali ma vinte con largo distacco da Juventus e Bayern.
Douglas non segna dunque molto, in totale le partite sono 410 e i goal solo 62 se parliamo di club, ma la sua stella continua ad essere una di quelle più ammirate in giro per l’Europa. Gli interessamenti di Barcellona e Manchester City alle calende del luglio appena passato ne sono testimoni, così come l’avvicinamento del Manchester United delle ultime ore a seguito della convocazione di Jadon Sancho per il ritiro del Borussia Dortmund.
Un vero e proprio fulmine, come anche lo stesso Douglas ama definirsi, che percorre l’Europa dal lontano 2010, anno di approdo alla corte di Lucescu, e che ancora oggi elettrizza le difese avversarie soffrendo però di discontinuità cronica. I muscoli di cristallo non lo hanno aiutato e la potenza muscolare mostrata nei suoi strappi ad altissima velocità è diventata il suo tallone d’Achille, rendendo le eccelse qualità tecniche e fisiche quasi un fardello con cui fare i conti ogni giorno. Il costo del cartellino è ormai sceso a circa 24 milioni (fonte trasfermarkt) anche se la Juventus non dovrebbe scendere al di sotto dei 40 milioni in caso di cessione.
LA JUVENTUS HA MERITATO IL NONO SCUDETTO
Quanto è davvero forte Douglas Costa?
Ma quanto sarebbe importante per Barcellona, City o United portare a casa un talento del calibro di Douglas Costa? Tanto se guardiamo le potenzialità tecniche e l’esperienza internazionale maturata dal brasiliano, in maniera meno netta se poniamo l’accento sui 315 giorni di infortunio maturati con la Juventus e i 154 sofferti con il Bayern nei due anni in Baviera. Un numero incredibilmente elevato che potrebbe far scoraggiare qualsiasi tipo di squadra nell’investire una cifra simile per un giocatore classe ’90: la differenza sta però nella costruzione della squadra stessa e in ciò che Douglas potrebbe dare a rose costruite per vincere qualsiasi competizione gli si pari davanti.
City e Barcellona posseggono due rose molto lunghe, meno i blaugrana rispetto ai citizens questo è certo, facendo si che Douglas possa essere inserito in rotazioni che permetterebbero al fisico dell’ex Bayern di rigenerarsi nel corso della stagione. Diverso il discorso legato al Manchester United, squadra in ricostruzione che con Douglas punterebbe ad ampliare il proprio parco di frecce offensive da affiancare al futuro capitano Marcus Rashford. Il trio di soluzioni, con altre squadre sullo sfondo, appare ben definito: nonostante gli infortuni e l’enorme discontinuità, Douglas è ambito dai migliori club del continente che su di lui punterebbero per allungare le rose in vista della prossima Champions League, obbiettivo dichiarato di Douglas e prossimo step da raggiungere per la definitiva consacrazione.
Occasioni europee
Oggi la stagione bianconera è terminata, il mercato è virtualmente iniziato e dopo l’esonero di Sarri la Juventus si trova in totale ricostruzione. I media italiani parlano di Rugani, Douglas Costa e Rabiot come possibili partenti, mentre Pjanic ha già salutato e la “Joya” Paulo Dybala assaltata dai Blancos di Madrid. Con Pirlo in panchina molteplici potranno essere le soluzioni, e per questo alcuni dubbi sull’effettiva possibilità dei bianconeri di giocare la prossima Champions tra i favoriti crescono a dismisura. Per questo crescono anche i dubbi sul futuro di Douglas, e sull’effettiva opportunità da cogliere sul mercato da parte delle grandi d’Europa: la Juventus rifonda? Douglas Costa potrebbe diventare il tassello fondamentale da inserire nella vincitrice della prossima Champions League. Infortuni permettendo, ovviamente.