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Diritti tv Serie A: prosegue la sfida tra Dazn e Sky, ma ancora niente di fatto, mentre tutti si preparano ormai alla scadenza del bando

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Nuova fumata nera, nella giornata di ieri, nelle trattative per i diritti tv della Serie A: mentre da un lato si è raggiunto un importante accordo da 170 milioni complessivi con il network Cbs per la diffusione negli Stati Uniti, sul fronte dei diritti in Italia è tutto ancora in alto mare.

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Una nuova assemblea è stata fissata per venerdì 26 marzo, e potrebbe essere l’ultima occasione per dirimere il grande dubbio tra Dazn e Sky: il lunedì successivo, infatti, le offerte presentate e attualmente in discussione scadranno e bisognerà praticamente ricominciare daccapo.

Diritti tv Serie A, Dazn in vantaggio su Sky

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Il pendolo sembra essere a vantaggio di Dazn, che ha presentato l’offerta più ricca: 840 milioni di euro per sette gare settimanali in esclusiva e tre in co-esclusiva. Una decisione che, se fosse confermata, sarebbe storica, togliendo a Sky il ruolo di principale partner mediatico del calcio italiano dopo 18 anni. Dazn, arrivato nel nostro paese nell’estate del 2018, passerebbe dal trasmettere tre partite settimanali a una posizione predominante nel settore.

Per concludere l’accordo, però, non basta la maggioranza semplice dei club di Serie A (vale a dire 11, essendo 20 le società iscritte al campionato), ma servono bensì 14 voti voti favorevoli. Il gruppo pro-Dazn, guidato dalle grandi (Juventus, Inter, Napoli, Lazio), sembra vicino a portare dalla propria parte due storici oppositori, il Bologna e il Torino, ma si è fermerebbe così a 13 voti, uno in meno della maggioranza richiesta per l’approvazione.

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Il fronte degli scettici è sempre più frammentato, e la Roma viene da molti data sul punto di cedere e accettare l’offerta di Dazn. I dubbi principali sull’accordo sui diritti tv Serie A con l’azienda britannica solo legati alla fruibilità del servizio, ma Dazn ha provato a fugarli accordandosi a sua volta con TIM in qualità di partner. La Roma di Friedkin e Fienga potrebbe accettare di unirsi alla maggioranza e risolvere l’impasse in cambio in una riapertura della trattativa con i fondi per il canale della Serie A.

Diritti tv Serie A: la controfferta di Sky

Consapevole della propria situazione di svantaggio, Sky ha provato a ribaltare la situazione con una mossa a sorpresa: l’ad Maximo Ibarra ha scritto alla Serie A dicendo che, anche in caso di scadenza del bando (e quindi di una nuova trattativa da zero, con probabile ribassamento delle proposte) la sua società confermerebbe la sua prima offerta. Anzi, in caso di miglioramento del bando sarebbe anche disposta ad alzarla.

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Sky ha proposto infatti 750 milioni per tutto il campionato, o in alternativa 70 per tre partite in co-esclusiva con Dazn. Benché sia un’offerta di molto inferiore a quella di Dazn, una parte dei club di Serie A l’ha ritenuta migliore per l’affidabilità del network e per non perdere un importante partner commerciale.

Comunque, la nuova proposta di Ibarra può scompaginare tutto: la possibilità di vedersi confermare, se non migliorare, l’offerta di Sky a fronte di un probabile ribassamente di quella di Dazn potrebbe rafforzare la posizione degli scettici e magari riequilibrare lo scontro, portando a una nuova fumata nera venerdì e alla decisione di fare scadere volontariamente il bando.

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