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Anche i direttori sportivi e i dirigenti sono protagonisti del calciomercato, e nei prossimi mesi potrebbero cambiare molte cose in Serie A.

Sono quelli che “fanno” il calciomercato, agendo in secondo piano per acquistare e cedere giocatori e allenatori, ma quest’estate potrebbero ritagliarsi un proprio spazio da protagonisti: stiamo parlando dei direttori sportivi, per cui si prevede un bel ricambio ai vertici delle dirigenze della Serie A.

Oggi più che mai, in una situazione di difficoltà economica e gestionale dei club italiani, avere validi dirigenti in grado di venire incontro alle esigenze degli allenatori, definendo progetti sportivi efficaci ma senza sforare i risicati budget della Serie A, si rivela un fattore esseziale. Vediamo allora quale rivoluzione si prospetta nei prossimi mesi, in vista della partenza del mercato estivo.

Il Valzer dei direttori sportivi in Serie A

Una rivoluzione partita da Bergamo, che negli ultimi anni si è diventata una delle piazze sportivamente più affascinanti e meglio gestite in Italia. Il recente passaggio di proprietà ha portato in dote un accordo con il gallese Lee Congerton, fidato collaboratore di Brendan Rodgers al Leicester.

Il suo arrivo segna però la fine dell’esperienza all’Atalanta di Giovanni Sartori, responsabile dell’area tecnica fin dal 2014 e uno dei principali artefici dell’exploit della Dea in questi ultimi anni. La rottura con Gasperini ha allontanato Sartori da Bergamo, e ora per lui le due piste più probabili portano in Emilia-Romagna: Bologna, per restare in Serie A, o Parma, per ricominciare con un nuovo progetto “dal basso” in Serie B. Con lui, lascerà Bergamo anche il responsabile del settore giovanile Maurizio Costanzi.

Per sostituire la coppia, l’Atalanta ha già messo nel mirino uno dei direttori sportivi più convincenti delle ultime stagioni, ovvero Tony D’Amico, responsabile tecnico del Verona e più giovane dirigente del massimo campionato italiano. Assieme a lui, per rimpiazzare Costanzi, arriverebbe sempre dal club scaligero Massimo Margiotta, in qualità di direttore delle giovanili.

Il nuovo nome per l’Hellas Verona sarebbe, a questo punto, Pietro Accardi, un altro giovane (40 anni a settembre) che ben ha figurato nella sua esperienza a Empoli, di cui è stato team manager dal 2014 a 2016, e successivamente direttore sportivo, riconducendo la società in Serie A, lanciando un allenatore come Dionisi e tanti giovani giocatori di talento. Il profilo ideale, quindi, per proseguirela tradizione verone di questi anni.

Secondo varie fonti giornalistiche, sarebbe arrivata alla fine anche il lavoro alla Lazio di Igli Tare, che non verrebbe riconfermato da Lotito per la prossima stagione, e starebbe meditando su un trasferimento in Germania all’Eintrahct Francoforte. Per sostituirlo, il patron biancoceleste punterebbe su un’altra scommessa come lo fu al tempo l’albanese: un dirigente giovane e con dna laziale come Pasquale Foggia, che da direttore sportivo del Benevento ha raggiunto la Serie A nel 2019/2020.

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