Dimissioni Sarri: l’allenatore non sembra avere più un rapporto idilliaco con il presidente Claudio Lotito. Il futuro alla Lazio non è certo.
Siamo a luglio e, oltre al caldo, è anche tempo di calciomercato. Non di quello per le panchine che quello solitamente spetta a giugno. Eppure, le voci sul futuro di Maurizio Sarri non si fermano, anche se ci avviciniamo ad agosto. Il motivo non è difficile da capire ed è legato al calciomercato. La Lazio è riuscita a conquistare l’accesso alla prossima Champions League e questo presupponeva uno sforzo economico da parte della società, chiamata a un intervento importante per allungare la rosa e garantire all’allenatore un parco giocatori competitivo per affrontare tutte le competizioni. Così non è stato, almeno per il momento, e all’orizzonte non ci sono così tanti interventi quanti ne vorrebbe il tecnico toscano.
Proprio per queste ragioni, la situazione è sempre più tesa tra l’ex Napoli e Juventus e il presidente Lotito. Il patron biancoceleste, inoltre, ha ribadito più volte nelle ultime settimane come sia lui a decidere i calciatori che arriveranno, quasi ad avvertire l’allenatore e ha detto anche: “Ti ho detto che li compro i giocatori, mica sto qua per farmi prendere per il c**o. So già quello che devo fare, alla fine del mercato mi direte se ho fatto bene o no. Io dico sempre la verità, pure in Senato. Nella vita c’è chi ha la faccia e gli attributi, io ce li metto. Quando stava per saltare la società, chi ci stava? Vediamo alla fine del mercato”. E ancora: “Io vedo l’aspetto tecnico, del nome non mi frega niente. Se vado dietro ai nomi prendo Lo Celso, Paredes, te li porto qua. Cuadrado voleva venire da noi, Bonucci uguale. Dove sono andati? Cuadrado è andato all’Inter. Tre giocatori che abbiamo scrutinato poi sono andati al Milan (Loftus-Cheek, Reijnders e Okafor, ndr.) Ci sono scelte che vanno fatte, poi mi attengo anche alle scelte degli altri”.
Dimissioni Sarri: la strategia di Lotito sul calciomercato
Lotito, insomma, sembra avere le idee chiare, nonostante il tempo inizi a stringere e, di fatto, sia arrivato solo Castellanos. Il presidente, in realtà, ha parlato anche di due calciatori condivisi sia dalla dirigenza, sia dalla parte tecnica e che ora spera di portare a Roma. I colpi arriveranno, lo giura il presidente, ma solo alle sue condizioni e senza farsi prendere per il collo dalle dinamiche di calciomercato. Un gioco pericoloso, perché poi, come già successo, la concorrenza rischia di prendere il sopravvento, ma che Lotito sembra orientato a portare a termine. Secondo lui, un calciatore vale quanto pensa in base ai vari parametri, non quanto il calciomercato impone. Ma Sarri, intanto, non può essere felice di lavorare con una rosa che, per il momento, è peggio rispetto a quella di qualche mese fa e che perso uno dei suoi fulcri, quel Sergej Milinkovic-Savic che ha scritto tanti successi recenti del club. Insomma, ora ci si attende una risposta importante, altrimenti non è detto che le strade dell’allenatore e della Lazio non possano clamorosamente dividersi.