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Sostituzione per Di Maria, ma non per infortunio: mentre l’argentino del PSG era in campo, la famiglia era stata rapinata da in casa da dei violenti assalitori

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Siamo appena al minuto 62 e PSG e Nantes stanno sull’1-1, dopo che i Canaris hanno da poco pareggiato con Randal Kolo: Angel Di Maria lascia inspiegabilmente il campo, nonostante i parigini avrebbero ancora bisogno del suo estro. In realtà, la sostituzione avviene per causa di forza maggiore: non per infortunio, ma per un’emergenza famigliare.

Mentre era in campo, infatti, dei ladri sono entrati in casa sua, dove c’erano sua moglie e le suoe figlie, e hanno compiuto una rapina “estremamente violenta”, secondo quanto riportato dai media francesi.

La rapina in casa di Di Maria

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La notizia è stata comunicata dal direttore sportivo Leonardo direttamente all’allenatore Mauricio Pochettino, che ha così richiamato il giocatore in panchina, spiegandogli l’accaduto. I ladri hanno portato via beni per diverse centinaia di migliaia di euro, ma ciò che ha allarmato maggiormente Di Maria era che in casa erano presenti anche sua moglie Jorgelina Cardoso e le due figlie.

 

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Da quanto sembra, i famigliari di Di Maria non sarebbero venuti faccia a faccia coi rapinatori, ma l’esperienza ha causato loro un forte shock. Il giocatore è stato aiutato dal club a raggiungere moglie e figlie subito dopo l’uscita dal campo, per constatare che stavano bene.

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Contemporaneamente, altri ladri avrebbero compiuto una rapina anche in casa del padre di Marquinhos, compagno di squadra di Di Maria e anche lui in campo ieri sera contro il Nantes. L’uomo sarebbe stato colpito al petto e alla testa dai rapinatori, e un altro parente del difensore tenuto sotto sequestro per 30 minuti. Solo successivamente Marquinhos, sui social, ha spiegato che era tutto a posto e nessuno si era fatto male seriamente.

La squadra era preoccupata per cose di cui probabilmente siete già al corrente. – ha poi detto Pochettino, dopo che il PSG è stato addirittura sconfitto – Non è una scusa, ma c’è stato un calo di energia non abituale. Abbiamo parlato con i giocatori, ma non di questioni di calcio”.

Rapine in casa dei calciatori: gli altri casi

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Non si tratta solo di Di Maria e Marquinhos, però. Spesso capita di sentire storie di calciatori che diventano vittime di rapine: a giugno è successo anche in Italia al milanista Samu Castillejo, rapinato in strada a Milano da due ragazzi che gli hanno puntato una pistola contro. Nel 2015, una cosa del genere successe anche all’allora interista Mauro Icardi, fermato mentre stava parcheggiando in centro.

 

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Nel nostro paese, episodi simili sono avvenuti in passato anche a Balotelli, Marchisio, Hamsik, Insigne, Pogba, Batistuta. Di recente, invece, abbiamo assistito al caso di Robin Olsen, ex-portiere della Roma ora all’Everton: pochi giorni fa, degli uomini a volto coperto e armati di machete hanno fatto irruzione in casa sua, prendendo in ostaggio moglie e figli e costringendolo a consegnare ogni cosa di valore.

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Sei anni fa, lo stesso Di Maria aveva subito un tentativo di rapina in Inghilterra, quando giocava nel Manchester United, ma all’epoca scattò l’allarme e i ladri preferirono dileguarsi. La moglie del giocatore, che già non amava Manchester, fu convinta da quell’episodio a chiedere di trasferirsi in un’altra città, e a fine stagione l’argentino firmò per il PSG.

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