Didier Deschamps è l’allenatore della Francia campione del mondo in carica che tenta un clamoroso bis, ma che cosa si sa sul commissario tecnico dei Bleus?
Uno dei più grandi vincenti nella storia del calcio, Deschamps è in carica dal 2012, quindi un decennio esatto in cui ha portato la Francia in cima al mondo e in generale ad essere una superpotenza planetaria, dopo essere succeduto a Laurent Blanc.
Deschamps allenatore Francia, la carriera
C’è gente che pagherebbe per aver vinto la metà di ciò che ha conquistato il nativo di Bayonne. Intanto Deschamps è una delle tre persone nella storia capaci di vincere il mondiale sia da giocatore che da allenatore: gli altri due erano stati Mario Zagallo col Brasile e Franz Beckenbauer con la Germania (Ovest).
L’attuale ct della Francia riuscì nell’impresa sul campo nel 1998, con tanto di fascia da capitano in finale e in panchina nel 2018, ma Didier non si vuole certo fermare qua.
Da calciatore pure Deschamps era stato un collezionatore seriale di titoli, sia con l’Olympique Marsiglia che con la Juventus. Dopo essere cresciuto nell’Aviron Bayonnais, polisportiva della sua città natale (dove a tempo perso giocava anche a rugby, anche se da buon basco la sua prima vera passione era stata la pelota), Didier viene acquistato dal Nantes, dove si fa conoscere al grande pubblico.
L’arrivo a Marsiglia, nel 1989, anno della prima presenza in nazionale. Da lì un quadriennio irripetibile, inframezzato da una stagione in prestito al Bordeaux. A proposito di coppe sollevate da capitano, è lui a farlo il 26 maggio 1993, quando l’OM sconfigge il Milan al Prater di Vienna in finale di Champions League.
Alzerà lo stesso trofeo tre anni dopo, ma non da capitano, con la maglia della Juventus di cui nel frattempo è diventato un pilastro, centrocampista centrale eccellente in ambedue le fasi del gioco. Anche se per il connazionale Eric Cantona era “un semplice portatore d’acqua”.
Poco appariscente anche nella vita privata (ha una moglie e un figlio) ma estremamente concreto, Deschamps chiude la carriera di giocatore al Valencia nel 2001 dopo un’altra breve parentesi al Chelsea. Nel frattempo con la Francia ha vinto, oltre al mondiale, anche l’Europeo del 2000: con i Bleus 103 gettoni in 11 anni ricchi di soddisfazioni.
In quello stesso 2001, il salto sulla panchina. Già chiaramente un allenatore in campo, lo diventa ufficialmente al Monaco, che porta a un’incredibile finale di Champions League nel 2004, persa 3-0 contro il Porto di José Mourinho.
Tra il 2006 e il 2007 è l’allenatore della Juventus nella stagione in Serie B, prima di dare le dimissioni quando mancano due giornate alla fine del campionato e i bianconeri sono già matematicamente promossi in A.
Completa la collezione di “ritorni a casa” accettando la sfida dell’Olympique Marsiglia, che guida alla conquista del campionato francese nel 2010. Nel 2012, infine, la chiamata della nazionale.
Deschamps allenatore Francia, lo stipendio
Quando Deschamps prende le redini della Francia la squadra è ancora sotto choc per via del fiasco al mondiale del 2010, con l’ammutinamento nei confronti del ct Domenech, e in generale i Bleus si sono infilati in un tunnel che non sembra avere vie d’uscita, compresi scandali interni alla federazione.
Fuori ai quarti dei mondiali nel 2014 (0-1 con la Germania che poi vincerà il titolo), il capolavoro Deschamps lo compie nel 2018 con una squadra costruita minuziosamente e senza Benzema. All’apparenza, per l’epoca, una sorta di sacrilegio.
Lo stipendio di Deschamps come commissario tecnico della Francia è di 3.8 milioni di euro all’anno, uno dei più pagati tra i 32 allenatori delle nazionali presenti al mondiale in Qatar. Ma si può dire che sono soldi assolutamente meritati, visto il posto che occuperà nella storia il nativo di Bayonne, su cui gravano sempre voci di sostituzioni (Zidane in primis). Pettegolezzi di cui Didier non è che sembri occuparsene molto.