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Per il Milan, la cessione di Charles De Ketelaere all’Atalanta si è rivelata una vera e propria operazione da dimenticare. Dopo un acquisto costato 32 milioni di euro, le aspettative sul giovane talento belga erano alte, ma in rossonero non è mai riuscito a fare il salto di qualità. Il Milan ha quindi deciso di separarsi dal giocatore, accettando una cessione per meno di 22,7 milioni di euro, cifra che ha generato una minusvalenza di 133 mila euro rispetto al valore storico di poco oltre i 22,8 milioni. A ciò si aggiungono i costi di gestione per un giocatore che ha pesato sul bilancio del club senza dare il contributo sperato sul campo.

Dal punto di vista finanziario, la cessione ha permesso ai rossoneri di ottenere liquidità immediata, un aspetto non trascurabile per garantire la continuità aziendale del club. Si tratta però di un altro colpo per il bilancio del Milan, che sperava in una rivalutazione del talento belga, invece andato incontro a una vendita in perdita.

La stagione di De Ketelaere all’Atalanta

Dopo l’arrivo all’Atalanta, De Ketelaere sembra aver ritrovato fiducia, dimostrando un buon rendimento e una continuità che in rossonero era mancata. Con Gian Piero Gasperini, il belga ha alzato notevolmente il livello delle sue prestazioni. Nella prima stagione ha collezionato 50 presenze, impreziosite da 14 gol e 11 assist. Un’annata indimenticabile che si è conclusa con la vittoria dell’Europa League. Anche quest’anno numeri all’Atalanta riflettono un calciatore più sereno e integrato nel sistema di gioco, lontano dalla pressione e dalle aspettative che avevano caratterizzato la sua esperienza a Milano. Dopo qualche passaggio a vuoto Gasperini sembra aver trovato la quadra nelle ultime partite e caso vuole che De Ketelaere sia stato sempre titolare nelle vittorie contro Genoa, Venezia e Verona dove l’Atalanta ha segnato ben 13 gol.

Il caso Roback e le perdite del Milan

Oltre a De Ketelaere, c’è un altro caso che pesa sui conti rossoneri: quello di Joof Roback. Acquistato nel 2020 per circa 2 milioni di euro, Roback è stato etichettato come uno dei “pupilli” di Zlatan Ibrahimovic, ma la sua parabola in rossonero è stata tutt’altro che brillante. Dopo anni difficili e lottando contro problemi personali, il giocatore è arrivato a una risoluzione consensuale con il club, causando una minusvalenza di 418 mila euro.

Tra costi di gestione elevati, minusvalenze e cessioni che non portano il ritorno sperato, il Milan si trova a dover fare i conti con operazioni di mercato difficili. Per un club che punta a rinforzarsi e a competere ai massimi livelli, la situazione finanziaria è sempre più delicata, e ogni scelta di mercato conta.