L’arrivo di David Silva alla Lazio apre le porte a una rivoluzione tattica che permetterà a Inzaghi di avere più scelta e qualità in rosa
La qualificazione alla fase a gruppi della prossima Champions League ha letteralmente galvanizzato la Lazio, che in questi giorni ha deciso di cominciare a rifarsi il look in previsione di una stagione molto ricca di impegni.
Dopo aver quasi chiuso per il terzino Mohamed Fares e per la punta Borja Mayoral, che arriverà niente meno che dal Real Madrid, Claudio Lotito e Igli Tare sarebbero intenzionati a regalare un vero e proprio colpo di mercato gigantesco ai propri tifosi.
Il profilo è suggestivo, la pista molto calda. E il nome, ovviamente, è quello di David Silva. Gli esperti di mercato lo danno molto vicino alla Lazio e il padre, nei giorni scorsi, avrebbe caldeggiato l’approdo in Italia del figlio.
Che, pochi giorni fa, ha ufficializzato il suo addio al Manchester City, club col quale ha deciso di comune accordo di non rinnovare. Per la Lazio sarebbe un innesto di dimensioni gigantesche. E per la Serie A, l’ennesimo campione da accogliere a braccia aperte.
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David Silva alla Lazio: perché sì
Con l’operazione David Silva, la Lazio vuole ripetere i colpi a effetto messi a punto nel recente passato. Il primo fu Miroslav Klose, arrivato a Roma sul finire della propria carriera e capace di entrare nel cuore dei tifosi a suon di gol e professionalità.
Poi è toccato a Luis Alberto, preso per due spiccioli e trasformato da Simone Inzaghi in uno dei centrocampisti più forti d’Europa, e Lucas Leiva, reietto a Liverpool e grande protagonista del rilancio biancoceleste.
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David Silva, pur essendo un classe 1986, si troverebbe catapultato in un campionato nel quale avrebbe tutti gli strumenti per diventare dominante, un po’ sulla falsa riga di ciò che è stato a tratti Frank Ribery per la Fiorentina.
Fisicamente, il canario non ha mai avuto particolari problemi, e proprio per questo la Lazio ha deciso di offrirgli un biennale con opzione per il terzo anno a quasi 4 milioni di euro. Un investimento importante, fatto soprattutto in chiave Champions League.
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— David Silva (@21LVA) August 7, 2020
L’inserimento nel modulo di Inzaghi
Portandosi un po’ avanti col lavoro, si potrebbe già ipotizzare l’inserimento tattico di David Silva nello scacchiere tattico della Lazio. Simone Inzaghi predilige una mediana a tre composta prevalentemente da palleggiatori, in modo tale da portare rifornimenti costanti alle punte. Lo spagnolo, dal canto suo, ha avuto un’evoluzione nel ruolo molto importante, perché nasce esterno offensivo ma ben presto – per sfruttare le sue qualità tecniche – si trasferisce nel cuore del gioco.
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Interno con compiti di costruzione o trequartista, David Silva andrà messo nelle condizioni di poter giocare in contemporane con Luis Alberto e Milinkovic-Savic. Posto che i movimenti sono molto più importanti di un ruolo scritto su carta, i due spagnoli potrebbero alternarsi in entrambe le posizioni, andando a turno ad appoggiare Immobile e una punta più mobile, che potrebbe essere per esempio proprio Mayoral. Inzaghi, però, dovrà essere bravo a trovare un equilibrio definitivo tra le fasi di gioco.
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— David Silva (@21LVA) July 26, 2020
Un elemento molto duttile
Detto ciò, va rimarcata la grande duttilità tattica di David Silva, che al Manchester City ha sfruttato al meglio la grande influenza di Pep Guardiola, capace di trasformarlo in una mezzala coi controfiocchi. Non essendo fisicamente dominante, il canario necessita di compagni di reparto in grado di portargli via la pressione avversaria, anche se nello stretto è molto rapido visto il barcentro tendenzialmente basso col quale si muove negli spazi.
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Per far coesistere tutti i piedi buoni, quindi, Inzaghi si ritrova con diverse opzioni davanti a sé. La prima è quella di confermare David Silva come interno e alzare ulteriormente il raggio di Luis Alberto, trasformandolo in una seconda punta.
La seconda, invece, prevede che i due spagnoli possano darsi il cambio in vista dei tanti impegni che la Lazio si ritroverà a giocare, stavolta senza possibilità di snobbarli. O, ultima ipotesi, si potrebbe pensare a un passaggio al 3-4-2-1, già provato in passato.
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In questo modo David Silva e Luis Alberto potrebbero supportare al meglio Immobile, concedere una match di riposo a Milinkovic-Savic e avere alle spalle un centrocampo a due in grado di fare un filtro migliore.
Insomma, le possibilità sono tante e sarà complicato venirne a capo, ma c’è da scommettere che molti allenatori vorrebbero ritrovarsi al posto di Inzaghi. Che, alla fine della prossima sessione di mercato, merita di ritrovarsi con una rosa più lunga e completa.
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