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Dario Sarmiento è il nuovo talento argentino in rampa di lancio. Dopo gli esordi all’Estudiantes, è pronto a spiccare il volo verso il Manchester City

A poco più di un mese dall’inizio del calciomercato di gennaio, il Manchester City ha praticamente perfezionato l’acquisto di Dario Sarmiento, talento classe 2003 in forza all’Estudiantes di La Plata e considerato come uno degli astri nascenti del calcio argentino.

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O, forse, sarebbe meglio dire sudamericano, visto che il nome di Sarmiento gira sulla bocca degli scout già da diverso tempo. Per convincere il Pincha a lasciarlo andare, la dirigenza inglese avrebbe messo sul piatto la bellezza di 20 milioni di dollari – l’equivalente di una decina di milioni di euro – aggiungendo altre cifre variabili a seconda di obiettivi raggiunti e possibile vendita futura.

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L’Estudiantes, inoltre, ha strappato la promessa di poter tenere il ragazzo fino a giugno, mandandolo in Inghilterra solo al compimento del diciottesimo anno di età. Sarmiento, che ha già messo insieme 11 presenze con la maglia della prima squadra, in queste ore ha spedito un suo rappresentante a definire l’accordo. Che, verosimilmente, verrà annunciato già nei prossimi giorni.

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Chi è Dario Sarmiento, il nuovo talento di casa Estudiantes

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Classe 2003, originario di Florencio Varela, all’età di 6 anni le sue qualità spiccavano già a tal punto che l’Independiente decise di portarlo ad Avellaneda. Con il Diablo, però, la storia d’amore finì subito: erano troppi i chilometri che separavano casa dalle strutture di allenamento del club e, proprio per questo motivo, il ragazzo decise di cambiare aria.

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A quel punto entra in scena l’Estudiantes, che tramite un osservatore gli procura un provino. A trenta chilometri da casa, Dario Sarmiento trova finalmente il suo habitat naturale per esprimersi al meglio, diventando una delle pepite del settore giovanile del Pincha.

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Juan Sebastian Veron, numero uno del club, viene spesso beccato sulle tribune dei vari campetti ubicati all’interno del centro sportivo per osservarlo. Si dice che la Bruja lo segua con un occhio particolare, ammaliato dalle sue skills da calciatore di qualità differente.

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L’incontro con Sabella

Ma Dario Sarmiento, nella sua schiera di fan, non ha solo Veron. Anzi, il vero incontro incredibile avviene con Alejandro Sabella, ex commissario tecnico dell’Argentina nonché vecchia gloria dell’Estudiantes. Il Pachorra adora questo ragazzo tutto dribbling e imprevedibilità: “Si è inginocchiato davanti a me, non potevo crederci – racconta Sarmiento a ESPN – mi ha detto che sarei diventato una star e a me tremavano le gambe”.

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C’è tanto di Eestudiantes nella sua crescita, e non solo sportiva. Sarmiento è stato uno dei primi ragazzi a far parte del progetto ‘prima l’educazione’, una sorta di vademecum di priorità stilato dalla società che, di fatto, obbliga i ragazzi ad avere un percorso scolastico sano e produttivo, sulla falsariga dei college americani. Chi non studia, non gioca. Anche così si formano gli uomini del domani.

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Dario Sarmiento, ruolo e caratteristiche tecniche

Per quanto concerne il campo, invece, Dario Sarmiento non ha dovuto studiare nulla in particolare. Madre Natura gli ha donato un sinistro straordinario e un baricentro basso che gli permette di volare sulla fascia, ovvero la zona di campo dalla quale preferisce partire per poi scatenarsi con la sua imprevedibilità.

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Il fisico non lo aiuta – è alto solo 168 centimetri – ma sopperisce a tale mancanza gestendosi al meglio in campo. Sarmiento ha più volte ribadito come abbia bisogno di migliorarsi in fase difensiva, fondamentale nel quale lascia ancora a desiderare, ma ha anche specificato che molti allenatori nelle giovanili del Pincha hanno lavorato a fondo per aiutarlo.

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Rapido nel breve, letale negli ultimi sedici metri, avrà bisogno di modificare la propria attitudine per ambientarsi al meglio in un contesto profondamente differente alla sua comfort zone. In Inghilterra dovrà adattarsi a un calcio diverso, più fisico, e gli verrà chiesti tanti sacrifici. Gli stessi che da bambino gli imponeva il suo amato nonno che oggi non c’è più, ma sicuramente lo starà orgogliosamente osservando da lassù.

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