Danilo è una delle grosse sorprese di questa prima parte di stagione della Juventus: com’è diventato centrale per Pirlo?
Un suo gol al Sassuolo ha spianato la strada alla Juventus verso una vittoria fondamentale in chiave classifica, ma è già da qualche mese che Danilo è di gran lunga il miglior calciatore dei bianconeri, rendimento alla mano. Il difensore brasiliano ha un po’ stupito tutti, dalla critica al tifoso più scettico. D’altronde, vista la sua prima stagione in Italia, queste reazioni erano abbastanza inevitabili.
L’arrivo nell’affare Cancelo, in quello che principalmente è stato un giro di plusvalenze utili ad aggiustare i relativi bilanci, aveva fatto storcere il naso un po’ a tutti e, anche a livello di prestazioni, nella prima stagione italiana di Danilo se ne sono contate ben poche. Invece, quest’anno – complice il cambio in panchina – Danilo si è totalmente ritrovato, diventando uno dei perni di una Juventus che, adesso, non pare più poterne fare a meno.
Da flop a top: Danilo si è preso la Juventus
Di cosa è figlia questa crescita esponenziale di Danilo? Il cambio di allenatore, sicuramente, ha inciso, perché con Sarri il brasiliano veniva saltuariamente impiegato come terzino puro, dirottato un po’ a destra e un po’ a sinistra a seconda delle esigenze, senza però che le sue qualità venissero esaltate. La Juventus di Pirlo interpreta un calcio differente, una doppia fase di gioco che evidentemente lo sta esaltando.
I bianconeri, infatti, attaccano con un 3-4-1-2 con scaglionamenti predefiniti, ma difende con un 4-4-2 compatto, organizzato e asimmetrico, nel quale Danilo si trova a meraviglia. In costruzione, solo un terzino sale in appoggio alla manovra, con l’altro che stringe in linea con i centrali. Ruolo che Danilo svolge bene, trasformandosi in una soluzione in più per quanto riguarda la risalita del campo palla al piede.
Quando invece c’è da difendere, il brasiliano scivola sull’esterno posizionandosi in verticale con il compagno che gli gioca davanti. In questo modo, ha l’opportunità di ricevere un raddoppio in appoggio e minimizzare gli errori che, lo scorso anno, gli erano costati quintali di critiche. Quello buono era Cancelo, si diceva, e a guadagnarci era stato solo il Manchester City. Vedendo questo Danilo, invece, viene da pensare che l’affare lo abbiano fatto entrambi.
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Elemento estremamente funzionale
Danilo è funzionale all’idea di calcio che ha in testa Pirlo. Già durante la scorsa stagione, come evidenziato da questo interessante approfondimento di Ultimo Uomo, il brasiliano aveva fatto intravedere una particolare predisposizione a coprire gli spazi interni al campo. Per questo l’allenatore della Juventus gli sta concedendo tantissimo spazio: in campionato ha giocato 15 partite subentrando soltanto una volta, con 87 minuti di media a partita.
Inoltre, è il difensore della Juventus che ha dalla sua più tentativi medi di tiri verso la porta avversaria (0.9) a partita, segno di come abbia nelle corde il movimento a proporsi in avanti. Inoltre, e questo è un dato che fa riflettere, Danilo ha già perfezionato 3 assist ed effettua quasi 1 key pass a partita. Prezioso, affidabile e ora ha anche cominciato a segnare.
Esperienza internazionale
Il background di Danilo è comunque di grande spessore. Cresciuto nelle giovanili dell’America Mineiro, si è consacrato al Santos – col quale ha vinto una Copa Libertadores al fianco di Neymar, segnando anche in finale – per poi volare in Europa al Porto. Con i Dragoni ha approcciato l’Europa, al Real Madrid ha alzato due Champions League. Poi il Manchester City e la Juventus, a chiudere un cerchio professionale di primissimo livello.
Insomma, Danilo non può che essere una risorsa per una squadra ancora alla ricerca della propria identità. Certo, il fatto che sia un calciatore poco appariscente non lo aiuta, ma in un contesto di completa ricostruzione si è trasformato da incognita a certezza. “La cosa importante è l’occupazione dello spazio, fare il movimento giusto al momento giusto” ha detto in un’intervista a Globo Esporte, aggiungendo che “Pirlo è un valore aggiunto per questa Juventus”. Come, del resto, lo è Danilo.
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