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La Croazia ha una statistica incredibile ai Mondiali, che potrebbe essere migliorata ulteriormente. 

Anche contro il Brasile la Croazia ha passato un turno ai Mondiali ai calci di rigore, del resto nella fase a eliminazione diretta non vince nei 90 minuti da Francia ’98.

Croazia mondiali i numeri

Come arrivare tra le migliori quattro ai Mondiali per la terza volta in 24 anni ma senza mai vincere una partita a eliminazione diretta nei 90 minuti; questo è ciò che ha fatto la Croazia dal 1998 in avanti.

L’ultima volta infatti che i croati hanno trionfato in un dentro-o-fuori in coppa del mondo fu 24 anni fa, e in una delle partite più inutili che possano esistere in un torneo del genere: la finale per il terzo posto, contro l’Olanda.

All’epoca finì 2-1, classico incontro a briglie sciolte come quasi sempre è la finalina. Vantaggio della Croazia con Prosinecki (che diventò l’unico giocatore nella storia della coppa del mondo a segnare con due nazionali diverse, perché nel 1990 era andato a bersaglio con la Jugoslavia), pareggio di Zenden con una saetta da fuori e timbro finale di Suker che si guadagnó il titolo di capocannoniere del torneo con 6 reti.

Da allora tutte le volte che la squadra con la maglia a scacchi ha giocato una partita a eliminazione diretta in questo torneo non ha mai vinto nei 90 minuti.

Croazia e Mondiali: un record recente

Certo, nelle successive edizioni solamente nel 2018 ha superato la fase a gironi della Coppa. In precedenza fuori subito (2002, 2006 e 2014) o non qualificata nel 2010 direttamente per il Sudafrica.

Quattro anni fa in Russia, la svolta. Prima fase superata e poi raffica di maratone a partire dall’ottavo di finale contro la Danimarca, con botta e risposta nei primi 4 minuti e in seguito calci di rigore, favorevoli a Modric e compagni.

Ai quarti di finale altalena di emozioni contro la Russia padrona di casa. Uno a uno dopo il 90esimo, Vida per i croati e pareggio di Cheryshev per andare ai rigori dove Rakitic segnó il tiro decisivo.

Semifinale contro l’Inghilterra e vittoria, in rimonta, ma solo ai supplementari dopo il botta e risposta tra Trippier e Perisic. Gol di Mandzukic a pochi minuti dai rigori e finale persa quattro giorni dopo con la Francia.

Quest’anno abbiamo già visto, agli ottavi pareggio e poi rigori decisivi con il Giappone. Stesso copione col Brasile, raggiunto da Petkovic e steso dagli undici metri.

Teoricamente è una statistica che potrebbe proseguire all’infinito, però vedremo cosa succederà tra semifinali e finali a questa nazionale che davvero in coppa del mondo ha una capacità unica di superare gli ostacoli e di arrampicarsi nel tabellone.

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