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Cristiano Ronaldo starebbe per firmare un contratto fino al 2030 in Arabia Saudita, che gli darebbe un ruolo di primo piano in vista dei Mondiali.

Clamorosa, la notizia rivelata oggi da Marca: Cristiano Ronaldo starebbe per firmare con l’Al Nassr fino al 2030. Una decisione che, se confermata, porterebbe il portoghese a restare in Arabia Saudita fino a 45 anni. È facile comprendere l’elevato valore simbolico e politico di questo gesto, sia per il giocatore sia per il paese arabo, che punta a ospitare i Mondiali del 2030.

A inizio dicembre, sempre il quotidiano spagnolo aveva rivelato l’accordo (anche questo ancora non ufficializzato, ma dato per certo da tutti) con l’Al Nassr, importante club di Riad. Per lui si tratterebbe di abbandonare definitivamente il calcio europeo, uscendo dal novere delle grandi star del calcio europeo per godersi una pensione dorata in un campionato estero di basso livello. Ma per l’Arabia Saudita si tratterebbe di accaparrarsi un testimonial di altissimo valore.

Ronaldo in Arabia Saudita fino al 2030: i dettagli dell’accordo

Secondo quanto detto da Marca, l’accordo che Cristiano Ronaldo firmerà nelle prossime ore lo legherà al calcio saudita fino al 2030, anche se non esclusivamente come calciatore. Per quella data, infatti, l’asso portoghese si ritroverebbe ad avere 45 anni, un’età molto avanzata per un calciatore professionista.

Il piano dell’Arabia Saudita per CR7 dovrebbe essere invece questo: due anni di contratto con l’Al Nassr, in cui andrà a guadagnare circa 100 milioni di dollari a stagione. Dopodiché il ritiro e la trasformazione in un ambasciatore del calcio saudita nel mondo. Questa decisione, come detto più sopra, ha una rilevanza soprattutto in vista dei piani di Riad per il 2030, data in cui si terranno i Mondiali ma anche in cui si completerà il progetto Vision 2030, che dovrebbe sancire l’indipendenza economica dell’Arabia Saudita dal petrolio.

Ronaldo quindi dovrebbe diventare il grande volto del calcio saudita dei prossimi otto anni. Sarà innanzitutto lo sponsor della candidatura dell’Arabia a ospitare i Mondiali del 2030 (congiuntamente a Egitto e Grecia): nel 2024, infatti, suo ultimo anno di contratto all’Al Nassr e probabilmente di carriera, si terrà il Congresso della FIFA per assegnare la competizione. Successivamente, continuerà a rappresentare il calcio e il potere saudita fino al Mondiale vero e proprio.

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