In esclusiva a minutidirecupero.it l’agente del portiere del Cagliari commenta gli accostamenti all’Inter: “Cragno? Come lui solo Donnarumma. Poteva andare alla Roma, ma…”.
I recenti passaggi a vuoto di Samir Handanovic hanno riaperto in casa Inter il sempreverde dibattito sul portiere nerazzurro del futuro. In esclusiva per minutidirecupero.it ne abbiamo parlato con Graziano Battistini, agente tra gli altri di Alessio Cragno, uno dei nomi più chiacchierati per sostituire lo sloveno.
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Cragno sostituto di Handanovic?
D’altronde Graziano, cercando su internet le parole “Sostituto Handanovic”, oggi mercoledì 3 febbraio 2021, come primo risultato compare in evidenza proprio il nome di Cragno: “E allora dobbiamo fidarci, Google sa tutto – scherza il procuratore – si vede che è diventato anche il nuovo CEO dell’Inter…”
E Battistini invece cosa ne sa?
“Credo sia prematuro, veniamo da un mercato anomalo, a tratti inquietante, e la prossima finestra è ancora molto lontana…”
Parole da addetto ai lavori, ma possiamo dire qualcosa in più agli interisti? Per esempio, ci sono stati contatti recenti?
“I contatti ci sono sempre, per il resto si naviga a vista. A ricordare il mercato com’era prima, oggi sembra di stare in un’altra epoca. La gente di calcio è sempre in contatto, non c’è nessuna notizia in questo”.
Da ragazzo facevi il portiere, da agente hai imparato anche l’arte del dribbling…
“Ma davvero, non c’è altro da dire. Se ci sono state o meno offerte bisogna chiederlo al Cagliari non a me. Io non credo, a noi almeno non sono arrivate proposte vere e proprie”.
A novembre scorso però hai detto che Alessio merita una big, e ormai il salto è inevitabile…
“Ma questo sono i fatti a dirlo, non Graziano Battistini. Ciò che è certo è che non mi stupirebbe se l’Inter andasse su Cragno. Credo che insieme a Donnarumma sia uno dei migliori in circolazione, un fuoriclasse del ruolo. Lo sta dimostrando ogni domenica”.
Vero. Nonostante le cose per il Cagliari non vadano benissimo…
“Il Cagliari ha tutte le carte in regola, dalla società ai calciatori passando per l’allenatore, per tirarsi fuori dal momento delicato. Poi, se un giocatore riesce a spiccare anche nei momenti di difficoltà, specie se si tratta di un portiere, allora vuol dire che è forte davvero. Ci sono altri che finiscono per essere risucchiati in questi momenti, questo ad Alessio non succede. Anche se fa un errore, lui un secondo dopo è di nuovo sereno ed è questo che segna il confine tra un buon portiere e un grande portiere”.
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L’obiettivo Europeo e il passaggio saltato alla Roma
All’Europeo però possono andarci solo in tre…
“Quando si parla di nazionale è giusto e ovvio che ci sia concorrenza, ma è altrettanto lecito che Alessio ci creda e provi a giocarsi fino in fondo le sue chance. Ripeto, è oggettivo: insieme a Donnaruma è il più forte che c’è, di conseguenza credo che meriti attenzione”.
E oltre a Mancini (finalmente) se ne stanno accorgendo anche i grandi club.
“Il mercato però è molto difficile in questo periodo, come dicevo. Inoltre quello del portiere è un ruolo a incastro, molto particolare. Se non se ne muove uno, non si muove nessuno. Se si muove il primo, a cascata si muovono tutti gli altri. Ci sono tante cose da valutare, economiche e di tempistiche. Il Cagliari è un club importante, che giustamente ha alta considerazione di Alessio, e ciò si ripercuote fisiologicamente sul suo valore di mercato. Oltre alle cifre giuste poi, c’è bisogno che si crei l’opportunità giusta al momento giusto”.
Un titolo però deve darcelo. Se non sul futuro, almeno un retroscena…
“Se fosse rimasto Massara, credo che oggi Alessio sarebbe alla Roma”.
Andrea Falco