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La Sampdoria sembra non avere nulla in comune con Il problema dei 3 corpi, la nuova serie di Netflix. E invece l’autore dice il contrario.

Incredibile ma vero, c’è un po’ di calcio ne Il problema dei 3 corpi, la serie del momento disponibile su Netflix, tratta dall’omonima trilogia di fantascienza dell’acclamato scrittore cinese Liu Cixin. Nel corso degli 8 episodi, in realtà, non vedrete un solo riferimento al gioco più amato dagli italiani, eppure proprio un club del nostro paese ha avuto un ruolo indiretto nell’ispirazione del romanzo originale da cui è poi nata la serie. A rivelarlo è stato proprio Liu Cixin, che ne ha parlato in una recente intervista a La Repubblica.

Il 60enne scrittore nativo di Pechino non è in realtà un grande appassionato di calcio, per suo stesso dire, e in fondo questo sport non è mai stato particolarmente popolare in Cina. Però una delle poche partite a cui Liu Cixin abbia mai assistito è stata un’amichevole tra la nazionale asiatica e la Sampdoria, disputatasi allo Stadio dei Lavoratori di Pechino. “Curiosamente vinse la Cina, forse perché la Sampdoria non prese la partita sul serio”.

Liu Cixin ha spiegato che all’epoca non poteva permettersi che un posto in fondo allo stadio, da dove non aveva una grande visuale della partita. Da quella distanza, i calciatori apparivano solo come dei puntini, ma riusciva a percepire lo schema secondo cui si muovevano, seguendo le regole del gioco. “Ho pensato: se nell’universo ci sono civiltà intelligenti, viste le distanze enormi, anche i loro pianeti sembreranno puntini di uno schema” ha spiegato a La Repubblica. A partire da questa intuizione, l’autore ha iniziato a sviluppare le idee che sarebbero poi state alla base de Il problema dei 3 corpi, pubblicato per la prima volta in Cina nel 2007.

La Sampdoria e Il problema dei 3 corpi: a quale partita aveva assistito Liu Cixin?

Dalle parole dette dallo scrittore cinese a La Repubblica non è semplice risalire al periodo di questa amichevole cinese della Samp, ma Liu Cixin aveva già raccontato questa storia nel 2014 al blog di John Scalzi, rivelando qualche ulteriore dettaglio. Ad esempio che in campo per i blucerchiati c’era anche l’olandese Ruud Gullit, il che ci permette di collocare l’incontro o nella stagione 1993/1994, o tra il novembre del 1994 e il giugno del 1995, cioè i due periodi trascorsi dall’attaccante a Genova.

Sorprendentemente, in quegli anni la Sampdoria aveva preso a giocare alcune amichevoli proprio in Cina. L’incontro a cui assistette l’autore di Il problema dei 3 corpi è probabilmente quello giocato a Pechino il 15 maggio 1994, al termine di una stagione in cui la Sampdoria era arrivata terza in Serie A e aveva vinto la Coppa Italia. In panchina sedeva lo svedese Sven-Goran Eriksson, e in campo, oltre a Gullit (autore di 18 gol, quell’anno), c’erano Pagliuca, Vierchowod, Evani, Jugovic, Lombardo, Platt e anche Roberto Mancini.

La Sampdoria perse 3-1 quella partita, esordio della primissima tournée asiatica della storia blucerchiata. Per la Cina, segnò una doppietta il centrocampista Cao Xiandong, all’epoca 26enne e in forza al Beijing Guoan: nel 2014, l’ormai ex giocatore cinese ha raccontato quella partita sul sito della Samp. Cinque anni dopo, Liu Cixin – all’epoca impiegato in una centrale elettrica nello Shanxi – pubblicò il suo primo romanzo, The Whale’s song, iniziando la propria carriera da scrittore.

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