L’Inter è alle prese con le ultime battute del calciomercato. Oltre a Pavard, occhio al futuro di Correa e Sanchez.
Gli ultimi giorni che mancano da qui alla fine del calciomercato, dieci per l’esattezza, potrebbero determinare tanto sul futuro delle squadre di Serie A. E così anche dell’Inter, perché ancora un paio di caselle devono ancora essere coperte nella rosa nerazzurra. La prima è certamente quella del braccetto di destra, ma in quel senso la società sta lavorando tanto per portare a casa Benjamin Pavard dal Bayern Monaco. L’altra grossa incognita, almeno per quello che sta succedendo nelle ultime ore, è quella dell’attaccante. Joaquin Correa sembra sempre più indietro nelle gerarchie di Simone Inzaghi, tanto che nella prima di Serie A contro il Monza ha terminato tutta la partita in panchina, con Henrikh Mkhitaryan adattato al ruolo della seconda punta. In tempi di calciomercato, è un chiaro segnale che qualcosa potrebbe muoversi nel prossimo futuro. L’Inter, in realtà, ha già aperto all’ipotesi del prestito senza obbligo di riscatto. Si sta provando a trovare un’intesa con il Torino, ma attenzione anche alle piste dall’estero, dato che il Bournemouth resta alla finestra. I nerazzurri potrebbero anche contribuire all’importante ingaggio dell’attaccante che percepisce 3,5 milioni di euro a stagione.
Per colmare quella casella, però, la Beneamata non sembra voler investire più di tanto a livello economico, ma sta aspettando solo di tornare a Milano Alexis Sanchez. Il funambolo cileno ha rifiutato parecchie offerte arrivate dall’estero, proprio perché preferirebbe giocare con il suo ex club, a cui è rimasto particolarmente legato. In questo caso, le richieste economiche non sarebbero così esose e la questione potrebbe risolversi così, accontentando i segnali, come li ha definiti Marotta, dell’ex Udinese e piazzando un’altra casella in uscita, ottenendo anche un piccolo risparmio. Ma sarebbe la scelta giusta anche dal punto di vista statistico?
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I numeri ci raccontano le differenze tra Correa e Sanchez
Mettendo allo specchio i due attaccanti sudamericani, bisogna subito sottolineare la differenza di età e, quindi, le prospettive che possono garantire al club. L’argentino ha 29 anni, il cileno 34 e conta. Però, quasi paradossalmente, se annotiamo i numeri della scorsa stagione stravince l’ex Arsenal. In 35 partite in Ligue 1 è riuscito a totalizzare 14 gol e sei assist. Per nulla male, per uno tacciato da molti come vecchietto e a fine carriera. È andata decisamente al calciatore che abbiamo visto anche con le maglie di Lazio e Sampdoria: per lui i centri sono stati tre e con un solo assist. È vero che non ha avuto molte chance e non è stato sempre bene fisicamente, ma anche l’anno prima non era andata tanto meglio. E per i più pignoli che sottolineerebbero la differenza tra due campionati come quello francese e quello italiano, anche nel 2021/22, quando Sanchez era all’Inter, era riuscito ad arrivare a cinque gol, ben due in più rispetto al collega, che all’epoca era nella Capitale. Quindi per l’immediato la soluzione che si è prospettata per i nerazzurri non pare così male, certo poi bisognerà pensare a qualcos’altro nel lungo periodo.