Coquelin e Parejo sono stati protagonisti della conquista della finale di Europa League da parte del Villarreal, dopo aver lasciato in estate il disastrato Valencia
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Il Villarreal è alla prima finale di Europa League della sua storia, e parte del merito va anche alla sua coppia di centrali di centrocampo, Coquelin e Parejo, titolari nella sfida decisiva in casa dell’Arsenal dopo essere arrivati in squadra senza troppi clamori la scorsa estate.
Due storie diverse e parallele di giocatori che sono riusciti a riscattarsi dopo che nella loro carriera non hanno forse dato quanto ci si attendeva da loro, e soprattutto dopo aver lasciato assieme il Valencia, che ora dovrà guardare altri due suoi ex-giocatori, dopo Ferran Torres, giocarsi una finale europea in questa stagione.
Coquelin e Parejo nel motore del Villarreal
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Pochi si aspettavano faville da Coquelin e Parejo, al Villarreal. In particolare per quel che riguarda il mediano francese, arrivato un po’ in sordina nel mercato estivo per fare da riserva di Manu Trigueros. Francis Coquelin era considerato una promessa ai tempi del settore giovanile dello Stade Laval, al punto da convincere proprio l’Arsenal – eliminato giovedì sera in semifinale di coppa – a scommettere su di lui, ma l’esperienza in Inghilterra non è stata proficua come era pronosticabile.
⚔ ¡Este es el XI del @VillarrealCF para jugar contra el @Arsenal!
🔥 Tridente en ataque para Alcácer, Gerard Moreno y Chukwueze
✨ Parejo, Coquelin y Manu Trigueros, titulares en la medular pic.twitter.com/xofyHgWXhT
— Post United (@postunited) May 6, 2021
Per Dani Parejo, la storia è totalmente diversa: regista dai piedi finissimi cresciuto nei ragazzi del Real Madrid, esplose nel Getafe di Michel, tra il 2009 e il 2011, meritandosi un trasferimento nel Valencia, dove per circa un decennio è stato uno dei giocatori più rappresentativi e amati dai tifosi, arrivando a collezionare anche quattro partite con la maglia della Spagna.
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Ciò che li lega è senza dubbio il fatto di essere stati entrambi dei talenti che non sono riusciti a mantenere del tutto le promesse che facevano da ragazzi. Infine, tutti e due si sono ritrovati al Valencia a partire dal gennaio 2018,in tempo per vivere il rapido declino della recente gestione del club bianconero. Così la scorsa estate hannoentrambi accettato il trasferimento nella vicina, e più stabile, Villarreal.
Coquelin, comunque, è sempre rimasto una seconda linea nelle graduatorie di Unai Emery, che lo ha finora utilizzato di frequente ma solo come sostituto (28 partite giocate fin qui in stagione, su cui però pesa anche l’infortunio alla caviglia che gli ha fatto saltare quasi del tutto febbraio e marzo).
Il riscatto, tra Arsenal e Valencia
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Il ritorno della semifinale di Europa League partiva con l’handicap dell’assenza per squalifica di Etienne Capoue, il mediano francese arrivato a gennaio dal Watford per supplire al lungo infortunio di Moi Gomez e al conseguentemente spostamento di Trigueros all’ala sinistra. Coquelin ha così conquistato un posto nell’undici titolare, per la seconda volta appena da quando è rientrato dal problema alla caviglia.
Que el Villarreal se clasifique para la 1ª final de su historia con el centro del campo titular del Valencia el pasado curso (Coquelin-Parejo) es el mejor ejemplo de la terrible gestión de Meriton.
Que vendieran al galo por 6M€ + 2M€ en bonus y a Parejo gratis…sin palabras.
— Albert Ortega (@AlbertOrtegaES1) May 6, 2021
Una prestazione solida proprio fianco a fianco con Dani Parejo, che ha portato molti a sottolineare come l’estate scorsa la coppia centrale del Villarreal avesse lasciato il Valencia quasi a gratis: a parametro zero Parejo e per soli 6,5 milioni Coquelin. Ennesima conferma, a voler essere maliziosi, della ben nota malagestione del club di Peter Lim, 14° in Liga a sei punti dalla retrocessione e fresco di esonero dell’allenatore, comunicato domenica scorsa a sole quattro giornate dalla fine del campionato.
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Difficile che, nonostante la buona prova di giovedì, Emery possa confermare Coquelin dal primo minuto nella finale del 26 maggio, visto il ritorno di Capoue. Sicuramente, invece, potrà contare su Dani Parejo, che a 32 anni sta vivendo un’altra stagione eccellente (3 gol e 6 assist quest’anno, ma soprattutto un apporto caratteriale decisivo in campo) e ora arriva alla sua prima finale internazionale con l’obiettivo di mettere in bacheca quello che sarebbe solamente il secondo trofeo della sua carriera, dopo la Coppa di Spagna del 2009.
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