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La Copa America perde un’altra sede: dopo la Colombia, anche l’Argentina abdica a causa dell’emergenza sanitaria. E spuntano altre candidature

A due settimane esatte dal fischio di inizio di Argentina-Cile, la Copa America 2021 non ha ancora una sede. Il torneo che sarebbe dovuto essere organizzato congiuntamente da Colombia e Argentina si ritrova senza un punto di riferimento dopo che la Conmebol, la federazione sudamericana, ha comunicato l’impossibilità di far disputare la manifestazione a Buenos Aires e dintorni.

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La situazione pandemica, d’altronde, è ai massimi storici e in un continente come il Sudamerica, dove le disuguaglianze sociali e sanitarie sono all’ordine del giorno, queste difficoltà non sorprendono. Con un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale e sui canali social, la Conmebol ha quindi annunciato la rinuncia dell’Argentina, dichiarando che a breve ci saranno ulteriori novità riguardo la sede del torneo.

Copa America 2021, le possibili sedi del torneo

Gonzalo Belloso, funzionario della Conmebol, ha dichiarato che la federazione sta valutando diversi paesi già pronti in tempo zero a mettere a disposizione strutture sportive e forze dell’ordine per far sì che la Copa America si giochi.

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La candidatura forte è quella del Cile, uno dei paesi sudamericani nel quale i numeri tra Coronavirus sono tra i più bassi, ma anche uno stato attualmente ostaggio delle rivolte popolari che stanno letteralmente mettendo a ferro e fuoco le principali città. Le manifestazioni a Santiago hanno provocato delle vittime e centinaia di arresti, ricordando per certi versi ciò che sta accadendo in Colombia.

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Subito dietro al Cile si è proposto il Paraguay, sede peraltro della Conmebol, ma ora dopo ora prende sempre più piede la possibilità di una Copa America 2021 giocata in Messico o negli Usa, dove l’emergenza sanitaria è nettamente più contenuta rispetto al Sudamerica. Peraltro, entrambi i paesi sarebbero già pronti per ospitare una grande manifestazione, visto che a luglio si giocherà la Gold Cup.

Brasile, sì dopo tira e molla

In queste ore si è parlato a lungo anche del Brasile, che sta avendo problemi di gestione della pandemia ma ha comunque avuto l’ok governativo per far cominciare il campionato locale. Dopo che la Conmebol aveva sondato la disponibilità della federazione per mettere a disposizione gli stadi – il Brasileirao si sarebbe giocato in sedi alternative -, il Governo centrale ha detto no.

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Troppi rischi, per prendersi questa responsabilità. Ma, qualche ora dopo, è arrivato l’ok di Bolsonaro, che ha approvato il piano Copa America con le partite concentrate in sole quattro sedi: Rio de Janeiro, Goias, Brasilia e Mato Grosso.

Argentina e Colombia, numeri disastrosi

L’Argentina, che avrebbe dovuto co-organizzare l’evento con la Colombia, sta passando un periodo nero. Negli scorsi giorni il ministro della Salute, Carla Vizzotti, aveva avvisato delle difficoltà del paese nel farsi carico di una manifestazione così importante. Attualmente, l’Argentina viaggia a 41mila contagi al giorno.

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In Colombia, invece, continuano le proteste contro il governo Duque. Il Presidente della Repubblica si è detto amareggiato per la decisione della Conmebol, che dopo gli eventi di Copa Libertadores ha deciso di escludere la Colombia dall’organizzazione della Copa America 2021, mentre i colombiani ancora oggi chiedono risposte sulla gestione pandemica della politica locale. In un clima di questo tipo, giocare a calcio è impossibile, oltre che immorale.

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