Antonio Conte al Tottenham è la grande novità di mercato di queste ore: ma come potrebbero giocare gli Spurs con il tecnico ex-Inter?
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Sembra ormai quasi fatta per la firma di Antonio Conte col Tottenham: l’allenatore, che detiene il titolo in Serie A con l’Inter e ha già vinto quello della Premier League nel 2016/2017 con il Chelsea, è pronto a portare una rivoluzione negli Spurs.
Una scelta sorprendente, quella di trasferirsi nel club londinese, in profonda crisi ormai dalla finale di Champions League del 2019. Conte non ama subentrare a stagione in corso, ma chiaramente le cose sono cambiate, e l’opportunità di riuscire a riportare alla vittoria un club senza trofei dal 2008 è una delle più ghiotte. Vediamo come potrebbe essere il Tottenham dell’allenatore pugliese.
Conte Tottenham: come giocheranno gli Spurs
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Al momento non ci sono ragioni per immaginare un Tottenham che possa schierarsi in campo in maniera diversa dall’ormai classico 3-5-2 a cui ci ha abituato in questi anni e con grande successo Antonio Conte.
In porta dovrebbe essere confermata l’alternanza tra Hugo Lloris (numero 1 in campionato) e Pierluigi Gollini (titolare nelle coppe), mentre per quanto riguarda il terzetto difensivo è facile immaginarsi Cristian Romero al centro del progetto tattico, essendo il più abituato a giocare a tre. Ad affiancarlo ci saranno Davinson Sanchez ed Eric Dier.
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Nella linea di centrocampo, il ruolo di esterni sarà coperto da Sergio Reguilon a sinistra ed Emerson Royal a destra (il brasiliano era già stato nel mirino dell’Inter, quindi è facile che Conte sia ben disposto ad allenarlo a Londra). In mezzo, Tanguy Ndombelé sembra avere tutte le carte in regola per svolgere il compito che all’Inter era di Barella, mentre il compito più d’impostazione potrebbe essere affidato a Pierre-Emile Hojbjerg e Giovani Lo Celso.
L’attacco è però il settore del campo da cui ci si aspetta le cose più interessanti. Durante la sua ultima esperienza in nerazzurro, Conte ha trasformato Lukaku in uno dei centravanti più forti al mondo, e le potenzialità di un reparto offensivo costruito attorno a Harry Kane sono enormi. Quasi scontato che il partner dell’inglese sarà Son Heung-min, ma il ruolo della seconda punta è forse il più delicato della squadra.
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Il coreano, infatti, è un giocatore che rende al meglio da punta esterna, dove può sfruttare al massimo la sua rapidità e gli inserimenti dietro le linee difensive. Un giocatore totalmente diverso da Lautaro Martinez, su cui Conte potrebbe dover lavorare non poco. Anche perché il Tottenham attuale ha una rosa costruita per giocare con un attacco a tre, zeppa di ali che nel modulo del tecnico italiano devono adattarsi a nuovi compiti (si vedano Perisic e Candreva).
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Conte Tottenham, le possibili novità sul mercato
È logico allora chiedersi che ne sarà di tutti questi attaccanti esterni (Bryan Gil, Steven Bergwijn, Lucas Moura), le cui caratteristiche spiccatamente offensive li rendono apparentemente poco adatti a ripiegare a centrocampo.
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La priorità di gennaio dovrebbe quindi essere una punta in appoggio a Kane, e magari anche un’alternativa al centravanti della Nazionale. Difficile trovare a metà stagione un giocatore del livello adatto, e molto dipenderà anche dalla disponibilità economica degli Spurs (attualmente la squadra col debito più pesante tra le big della Premier). Se nel frattempo l’Inter dovesse ancora avere problemi economici da risolvere, non si può escludere che proprio Martinez diventi un obiettivo del Tottenham.
Le strategie di mercato passeranno però anche dalla pazienza e dalla capacità di Conte di recuperare alcuni giocatori attualmente ai margini, come Dele Alli e Ryan Sessegnon. Il centrocampista, in particolare, è un giocatore di grande duttilità, e con caratteristiche da mediano box-to-box che potrebbero portarlo a diventare un elemento fondamentale nel Tottenham del prossimo futuro.
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